Per il viceministro all'Economia l'introduzione di un'aliquota unica è più urgente della Fornero perché "farebbe entrare più gente possibile nel mondo del lavoro". Poi torna sulla questione del contante: "Di Maio ha ragione, non faceva parte del contratto, ma ci possiamo ragionare"
La flat tax a partire da agosto, anche per le partite Iva. È quanto si auspica il viceministro all’Economia Massimo Garavaglia: “Mi auguro che da agosto potremo iniziare a fare qualcosa per allargare i modelli di sistemi forfettari per le imprese, con fatturati ridotti, anche con una flat tax per le partite Iva”, ha detto l’esponente leghista a L’intervista di Maria Latella su Skytg24. Un tema per il quale il nuovo esecutivo aveva ricevuto la critiche degli esponenti dei governi precedenti, che avevano fatto notare come ci sia già in Italia un’aliquota unica per le imprese. Nei piani economici del nuovo governo, spiega Garavaglia, rientra anche il tema della pace fiscale, anche se il viceministro ci tiene a ribadire che “non sarà assolutamente di un condono”.
L’introduzione dell’aliquota unica è una proposta che Garavaglia ritiene più importante di un altro cavallo di battaglia economico del governo giallo-verde, la riforma della legge Fornero sulle pensioni: “Dovessi decidere io farei prima la flat tax per fare entrare più gente possibile nel mondo del lavoro e far nascere nuove partite Iva, un tema collegato al reddito cittadinanza – sottolinea l’esponente della Lega – però viene percepita come una priorità anche la Fornero, quindi penso che alla fine le cose andranno di pari passo“.
Garavaglia è anche tornato sulla questione dell’utilizzo dei contanti, dopo le contraddizioni emerse nell’esecutivo a seguito delle dichiarazioni di Matteo Salvini, che si era detto favorevole a togliere qualsiasi tetto: “Di Maio ha ragione, la questione del contante non faceva parte del contratto ma” è un tema “su cui possiamo ragionare insieme”, ha detto il viceministro all’Economia. Che poi rassicura sul fatto che tra gli impegni del nuovo esecutivo è “pacifico” che si andrà alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sugli aumenti Iva, impegno che sarà ribadito “nella risoluzione al Def. Quello sarà l’orientamento dei gruppi parlamentari”, ha concluso Garavaglia.