Palloni lanciati in campo, un rigore non dato, poi assegnato, infine tolto, e l’invasione dei tifosi prima del triplice fischio. Nella finale di ritorno dei playoff di Serie B il Frosinone allo Stirpe batte il Palermo 2-0, ribalta la sconfitta per 2-1 subita all’andata e conquista la promozione in Serie A. Almeno per ora, perché i rosanero hanno annunciato ricorso subito dopo: “Abbiamo incaricato i nostri legali di fare ricorso e di supportarlo con tutte le prove”, ha affermato il patron Maurizio Zamparini.
Non è ancora chiaro per cosa i siciliani faranno ricorso. Zamparini nella sua dichiarazione ha fatto cenno all’episodio del calcio di rigore. E’ il 18′ quando Coronado viene atterrato da Brighenti: l’arbitro La Penna prima decide per la punizione, poi concede il tiro dal dischetto su indicazione del guardalinee, infine cambia di nuovo idea e conferma il calcio da fermo dal limite. “Credo l’arbitro abbia cambiato la decisione sul rigore perché assediato e intimidito da tutta la squadra avversaria a tal punto da non sanzionare con un cartellino rosso chi ha dato una testata davanti a lui a Nestorovski“, dice Zamparini.
Ma difficile possa essere accolto un ricorso su questo punto. Molto più al limite invece l’invasione di campo dei tifosi del Frosinone, dopo il gol del 2-0 di Ciano segnato al 96′. In quel momento l’arbitro non aveva ancora fischiato la fine del match, spiega La Gazzetta dello Sport, e non è chiaro se lo abbia fatto subito dopo. Tanto che appena terminata la partita, ai microfoni di Sky, il presidente del Palermo Giammarva ha detto: “Abbiamo preparato la riserva contro l’omologa del risultato, sicuramente presenteremo ricorso”.
L’altro episodio dubbio è stato ripreso dalle telecamere dell’emittente satellitare durante i minuti di recupero. Si vedono i giocatori della panchina del Frosinone lanciare in campo un pallone mentre è in corso l’azione, in modo da interrompere il gioco. Il sito sportivo Mediagol sottolinea come ci sia nel Regolamento FIGC, all’articolo 17, un comma che sanziona questo tipo di condotta. E ricorda il precedente di un Bari-Latina del campionato Primavera 2015, quando i pugliesi furono penalizzati con la sconfitta a tavolino per “la particolare gravità del comportamento dei raccattapalle“.
La partita, sbloccata al 52′ da un gol dalla distanza di Maiello, è stata segnata dal nervosismo: 9 i cartellini gialli coi rosanero in inferiorità numerica dal 63′ per l’espulsione di Dawidowicz. Per il Frosinone è la gara della vita: i ciociari raggiungono Empoli e Parma in Serie A dopo la clamorosa beffa della regular season e il secondo posto perso per il pareggio all’ultimo secondo contro il Foggia. Ma prima di festeggiare definitivamente, bisognerà aspettare l’esito del ricorso.