La Guardia di Finanza di Camerino ha accertato 120 casi di illecite richieste di contributi per pagare l’affitto di un alloggio dopo il terremoto del 24 agosto 2016. L’operazione ‘Anubi‘ delle Fiamme Gialle condotta fin dai primi mesi di erogazione del Cas, il Contributo di Autonoma Sistemazione, ha portato a scoprire un totale di oltre 500mila euro percepiti indebitamente da chi aveva dichiarato che la sua casa era stata resa inagibile dal sisma. Sono stati già eseguiti sequestri per 120mila euro.
Anomalie importanti erano emerse sin dai primi accertamenti, per lo più legate al fatto che molti dei Comuni colpiti nel Maceratese sono mete turistiche e di villeggiatura, con la conseguente presenza di numerose seconde case, vissute solamente per brevi periodi dell’anno da persone che avevano in realtà dimora e interessi principali in altre località, in Italia o anche all’estero.
L’operazione è stata condotta attraverso l’esame di autodichiarazioni e riscontro dei dati da parte della polizia giudiziaria, coordinata dal procuratore della Repubblica di Macerata, Giovanni Giorgio. Indagini che hanno fatto emergere come molte persone avevano dichiarato il falso, fingendo di essere in possesso dei requisiti richiesti, cioè di essere stati costretti a trovare una nuova sistemazione, in quanto la propria casa era risultata inagibile a causa del sisma.
In realtà, si è appurato che già da prima degli eventi sismici del 2016 alcuni vivevano e lavoravano in altre località, perfino fuori dalle Marche, altri avevano addirittura concesso l’abitazione in affitto a studenti universitari o lavoratori, altri ancora, per far lievitare il contributo, avevano inserito nella domanda la presenza di parenti che in realtà vivevano stabilmente già da diversi anni altrove (in alcuni casi all’estero) per motivi di lavoro o studio. E poi c’era anche chi ha continuato a vivere stabilmente nella propria abitazione, pur dichiarando di alloggiare altrove. In tutto 120 persone denunciate.