Si chiama Fabrizio Butà, 47 anni, ed è di origini calabresi. L'uomo si è presentato spontaneamente ai carabinieri e ha raccontato che all'origine del delitto ci sono delle presunte molestie fatte dal senegalese ai danni della sua compagna
Un uomo, italiano, è stato fermato durante la notte per l’omicidio del senegalese Assan Diallo ucciso sabato sera a colpi di pistola a Corsico, nell’hinterland milanese. Fabrizio Butà, 47 anni, di origini calabresi ha confessato davanti al pm Christian Barilli.
Butà si è presentato spontaneamente ai carabinieri nella tarda serata di ieri e ha raccontato che, all’origine del delitto, vi sarebbero state ripetute molestie da parte del senegalese alla sua fidanzata. I due si sarebbero dati appuntamento sabato sera per risolvere la questione e, in un giardinetto di via delle Querce, a Corsico, Butà ha sparato almeno dieci colpi, dei quali sei in faccia all’immigrato. L’uomo ha precedenti anche per un omicidio del 1998.
La sua compagna, di 36 anni, è stata arrestata per favoreggiamento personale (non è escluso che fosse presente al momento dell’esecuzione del senegalese), detenzione di arma illegale e possesso di stupefacenti. È nel suo garage in via Curiel, infatti, a poca distanza dai giardini dove è avvenuto l’omicidio, che è stata trovata l’arma del delitto. Si tratta di una pistola calibro 9 per 21 con la matricola abrasa. La donna aveva in casa anche della droga.