Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica - 18 Giugno 2018
Rider, Di Maio incontra le aziende: “Al via il tavolo per contratto e garantire tutele. Se fallirà, faremo la legge”
“Apriremo un tavolo con rider e aziende sulle tutele per i lavoratori, se il tavolo andrà male faremo una legge”. Così il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, al termine dell’incontro con gli amministratori delegati delle aziende come Foodora, Just Eat, Domino’s Pizza, Deliveroo e Glovo. “L’incontro è andato molto bene – ha rivendicato Di Maio – abbiamo discusso del fatto che questi ragazzi devono avere delle tutele minime”. Al momento, non è stato fissato alcun nuovo incontro, ma l’obiettivo, per il governo, è arrivare a un contratto nazionale per i lavoratori della gig economy, frutto dell’accordo tra le parti.
Per raggiungere questo scopo il governo lascia aperte due strade: “O si emanava una norma che preveda che i rider venissero tutelati con assicurazioni, rimborsi e salari minimi; o si apriva un tavolo di confronto tra rider e le aziende del settore”. Per ora, l’esecutivo ha scelto il confronto tra le parti. Poi, nel caso fallisca questo tentativo, il governo procederà con la legge. Dopo le prime perplessità sulle anticipazione del ‘decreto dignità‘, ora le aziende sembrano voler collaborare. E lo stesso Gianluca Cocco, l’ad di Foodora che aveva paventato il rischio per le aziende di abbandonare l’Italia, pur senza sbilanciarsi adesso lascia aperta la possibilità di un accordo tra le parti: “Siamo partiti con il piede giusto”, ha dichiarato.