Politica

Sondaggi, sorpasso virtuale della Lega: vola al 29,2 per cento e supera (di poco) M5s. Pd e Forza Italia in crescita

Le scelte adottate da Matteo Salvini, come la gestione del caso Aquarius e, nelle settimane scorse, le trattative che hanno portato alla nascita del governo Conte, premiano il Carroccio. Il ministro dell'Interno sembra essere riuscito a dettare la sua agenda, complice la forte presenza in tv e sui social

Il governo avvantaggia la Lega di Matteo Salvini: secondo l’ultimo sondaggio di Swg per La7 vola al 29,2 per cento e supera (di poco) i pentastellati. Diventando, di fatto, il primo partito del Paese. Con un travaso di voti che lascia poco spazio a dubbi: nell’ultima settimana M5s ha perso 2,5 punti percentuali, mentre il Carroccio ne ha guadagnati 2,2. In crescita Forza Italia, che passa dall’8,6 per cento al 9,2, e il Partito democratico, ora più vicino al risultato delle ultime elezioni.

La rincorsa di Salvini è iniziata la notte del 4 marzo scorso, con il Movimento 5 stelle (primo partito) e la Lega a fare da traino nella coalizione di centrodestra (prima forza politica). Ora, dopo oltre tre mesi di trattative per la nascita del governo l’impresa è compiuta. Stando al sondaggio di Swg, il Carroccio è passato dal 17,4 per cento dei voti a più del 29, quasi un raddoppio. Segno che la gestione dell’emergenza migranti adottata dal neo ministro dell’Interno, a partire dal caso Aquarius e dalla chiusura dei porti alle Ong, ha incontrato il favore degli elettori. Complice l’esposizione mediatica, sia sui social network che nelle trasmissioni televisive, che ha permesso di dettare l’agenda.

Una linea dura, quella decisa da Salvini, rafforzata nelle ultime ore con la proposta di effettuare un censimento dei rom. Ma a pesare sul sorpasso del Carroccio ai danni del Movimento 5 stelle potrebbe essere anche l’inchiesta sul nuovo Stadio della Roma, che ha coinvolto, fra gli altri, il super-consulente dei 5 stelle nella Capitale Luca Lanzalone. E Salvini ha beneficiato anche della lunga fase di trattative precedente alla nascita del governo con l’impresa di stringere un accordo con Di Maio senza spaccare (almeno nominalmente) la coalizione di centrodestra. E a strappare per sé una doppia poltrona, quella di vicepremier e di capo del Viminale, che gli permette di mantenere il controllo sull’esecutivo senza però trascurare i temi cari al suo elettorato.

Sul fronte delle opposizioni recupera di 0,6 punti percentuali il partito di Silvio Berlusconi, ma ormai i rapporti di forza con la Lega sono totalmente ribaltati: secondo Swg, gli elettori forzisti sono un terzo di quelli del Carroccio. Non va meglio in casa dei democratici, dove il +0,4 per cento dell’ultima settimana riporta il partito del Nazareno ai livelli (bassissimi) delle scorse elezioni. Primi segnali, forse, di una dialettica “di opposizione” che inizia a convincere gli elettori. Sostanzialmente stabile Fratelli d’Italia, di nuovo sopra al 4 per cento rispetto alla settimana precedente.