L’ex campione di pallamano, marito della sorella del re, l’infanta Cristina che invece era stata assolta nell'ambito dello stesso processo, è arrivato alle 8.15 nel carcere di Brieva, ad Avila, ad un centinaio di chilometri da Madrid
Inaki Urdangarin, cognato del re di Spagna Felipe VI, è entrato questa mattina in carcere dove dovrà scontare cinque anni e dieci mesi di reclusione per frode e malversazione nell’ambito dello scandalo Noos.
L’ex campione di pallamano, marito della sorella del re, l’infanta Cristina che invece era stata assolta nell’ambito dello stesso processo, è arrivato alle 8.15 nel carcere di Brieva, ad Avila, ad un centinaio di chilometri da Madrid. Secondo fonti carcerarie si tratta di un istituto di pena prevalentemente femminile, dove vi è anche una sezione maschile. Come accade per tutti i detenuti, Urdangarin verrà ora esaminato da una equipe di medici e psicologi. Entro due mesi verrà decisa la sua situazione carceraria.
Scoppiato nel 2010, lo scandalo Noos ha contribuito a minare la popolarità della monarchia spagnola, pesando anche sulla decisione di re Juan Carlos II di abdicare quattro anni dopo in favore del figlio maggiore Felipe. Condannato la settimana scorsa Urdangarin è il primo membro della famiglia reale spagnola ad entrare in carcere.