Tra le varie intercettazioni agli atti, è presente anche una conversazione in cui Parnasi dice: “Ci sono le elezioni. Io spenderò qualche soldo sulle elezioni, che poi con Gianluca vedremo come farlo girare ufficialmente tra i partiti politici eccetera … anche questo è importante, perchè in questo momento noi… ci giochiamo una fetta di credibilità per il futuro ed è un investimento che io devo fare. Molto moderato rispetto a quanto facevo in passato che abbiamo speso cifre che manco ve le racconto … però la sostanza è che la mia forza è quella che alzo il telefono e Sala che incontra Roberto Mazzei in vacanza gli dice: Luca mi ha … io sono gratissimo a Luca perché senza Luca, che all’epoca a Milano non esisteva, io non facevo la corsa elettorale”. E in effetti tra i finanziamenti arrivati alla campagna elettorale del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ci sono anche 50mila euro da parte di Maria Luisa Mangoni, moglie di Sandro Parnasi e madre di Luca. Il primo cittadino ha smentito di aver mai pronunciato le parole che il costruttore gli accredita nell’intercettazione confermando invece di aver ricevuto quel finanziamento. “Il Pd nazionale mi ha in parte finanziato direttamente e in parte ha veicolato alcuni suoi finanziatori. Tra questi c’era anche la signora Maria Luisa Mangoni, moglie di Sandro Parnasi, per la somma di 50mila euro. Il finanziamento è avvenuto con modalità tracciabili e nel rispetto delle regole ed è stato inserito, come previsto dalle norme, nel rendiconto già depositato presso la Corte d’Appello e reso pubblico nel settembre 2016, a conclusione della campagna. Tutto dunque nella massima trasparenza ma se avessi saputo che finanziava anche altri avrei restituito i soldi”.

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