Il numero uno dell'azienda californiana avrebbe informato i dipendenti con due mail sulla presenza di un collaboratore "infedele", responsabile degli incidenti in fabbrica. E' la verità o solo una scusa?
Nell’azienda di Elon Musk, negli ultimi mesi nell’occhio del ciclone per i bilanci in profondo rosso e per i ripetuti casi di Model S in autocombustione, sembra essere stato scovato un collaboratore poco onesto; anzi, un vero e proprio “sabotatore”. Lo riferisce il sito americano CNBC: secondo quanto riportato, nella tarda serata di domenica 17 giugno, il numero uno di Tesla avrebbe inviato una mail a tutti i suoi dipendenti, affermando di essere stato informato della presenza di una persona responsabile di “un’azione di sabotaggio piuttosto estesa e compromettente”. Il guastatore, infatti, avrebbe cambiato i codici relativi a un prodotto interno (con tutto ciò che questo comporta per la logistica) e diramato delle informazioni sensibili senza alcuna autorizzazione.
In realtà le mail di avvertimento di Musk sarebbero state due: la stessa CNBC, infatti, riporta la notizia di una seconda mail arrivata ai dipendenti nella mattina di lunedì 18, in cui Musk rivela un incidente avvenuto la sera precedente nel reparto di verniciatura, quando la produzione delle carrozzerie è stata bloccata per diverse ore a causa di un piccolo incendio. Il rogo, fortunatamente, non avrebbe provocato feriti tra gli addetti o particolari danni materiali. Il problema, semmai, è che il reparto ha già registrato 4 casi simili negli ultimi 4 anni.
Già nel 2016, dopo l’esplosione del razzo Space X durante il rifornimento precedente a un test, ci fu un avvertimento su un possibile sabotatore. Nella mail che Musk ha inviato domenica, si avanza addirittura un possibile movente del sabotaggio: ovvero una mancata promozione, che il CEO di Tesla commenta “essersi rivelata la cosa giusta da fare”. Il tutto pare essere ora al centro di un’indagine esterna (e anche interna), per verificare se l’uomo in questione abbia agito o meno da solo o se per conto di una qualche organizzazione. La raccomandazione di Musk ai suoi sottoposti è stata di essere particolarmente vigili nelle prossime settimane, quelle in cui l’azienda si appresterà a raggiungere la produzione settimanale di 5 mila Model 3, la sua EV “di massa”.
A tutto questo si deve aggiungere che attualmente Tesla sta tagliando il 9% della sua forza lavoro, garantendo il posto però a quanti stiano lavorando alla produzione di Model 3. Che sia frutto della tensione cui Tesla è continuamente esposta, che sia una strategia per giustificare i recenti e continui incidenti, che sia tutto vero o no, Elon Musk avverte ancora una volta i suoi dipendenti citando Andy Grove, il fondatore di Intel: “Solo i paranoici sopravvivono”. Una frase che non lascia adito a dubbi.