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XXXTentacion, ucciso con un colpo di pistola il famoso rapper: aveva 20 anni

Se ne è andato, come è capitato troppo spesso ai più grandi nel mondo dell’hip hop, per colpa di una pallottola. Il rapper è stato ucciso ieri a Deerfield Beach, in Florida, nella contea di Broward dov’era nato e cresciuto. XXXTentacion era appena uscito da un concessionario di moto e si trovava in macchina

di F. Q.

C’è un verso di una canzone di XXXTentacion che riascoltandolo adesso mette i brividi. “Ni**a really wanna die in the night time”. Jahseh Dwayne Onfroy, in arte XXXTentaciom, aveva 20 anni ed era considerato uno degli artisti più promettenti e forti degli ultimi tempi. Se ne è andato, come è capitato troppo spesso ai più grandi nel mondo dell’hip hop, per colpa di una pallottola. Il rapper è stato ucciso ieri a Deerfield Beach, in Florida, nella contea di Broward dov’era nato e cresciuto. XXXTentacion era appena uscito da un concessionario di moto e si trovava in macchina. Un uomo, non ancora identificato, gli ha sparato ed è fuggito su un Suv assieme a un suo complice. Secondo le prime indiscrezioni della polizia si sarebbe trattato di una rapina.

Il rapper americano era uno degli artisti più interessanti dell’ultima generazione urban. Aveva pubblicato l’anno scorso il suo primo album “17” ottenendo grandi apprezzamenti da parte della critica. Difficile inquadrarlo in un unico genere: XXXTentacion era un artista versatile, creativo ed originale. Sfumava il suo rap melodico con influenze rock. A marzo era uscito il suo nuovo disco “?” che era finito al primo posto nella classifica di Billiboard consacrandolo come figura di riferimento nella musica americana e internazionale. Sui social intanto tutti i più grandi, da Kanye West a J Cole fino a Lil Pump, l’hanno omaggiato.

Di lui si è parlato anche e molto per alcune vicende extra musicali. A 16 anni fu mandato in un carcere minorile con l’accusa di possesso d’armi. Nel 2016 fu arrestato per aver picchiato e minacciato la sua ex compagna a quel tempo incinta. In un’intervista rilasciata questo mese al Miami New Times, XXXTentacion provava a spiegare così i suoi istinti violenti: “Tutto è cominciato da quando andavo a scuola. Picchiavo i bambini per ottenere attenzioni da mia mamma. Era l’unico modo che avevo per convincerla a parlare con me”. Al netto dell’uomo che è stato e di tutti i suoi problemi, XXXTentacion merita di essere ricordato come un grande artista. Ci mancherà.

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