In verità Compay Segundo sarebbe morto nel 2003, alla veneranda età di 95 anni e di primavere alle spalle ne avrebbe oggi 110 abbondanti. Ma per Ticket.it Compay Segundo sarebbe ancora vivo e suonerebbe, live, per tutti noi. Il sito non ha dubbi: il 2 agosto alle 21.15, nel teatro romano di Aosta, si esibirà il re del son in carne e ossa, il grande artista ripescato nel 1997 dall’oblio dal film Buena Vista Social Club di Wim Wenders, e dall’omonimo disco. Un concerto iscritto nel festival “Aosta Classica” e che costerà una cifra importante: gli amanti del sound caldo, avvolgente, tropicale e vitalissimo dell’autore di Chan Chan dovranno sborsare, per applaudire il fantasma di Compay, dalle 19 euro e 55 ai 26 euro e 45 centesimi. Diritti di prevendita inclusi, per carità. Con la possibilità di ritirare i tagliandi direttamente alla cassa o di farseli recapitare a domicilio. D’altronde Ticket.it rivendica fortemente la sua esattezza e puntualità: il sito promuove, infatti, l’acquisto etico dei biglietti, si batte contro il deteriore secondary ticketing e assicura la trasparenza delle transazioni finanziarie.
Ma com’è possibile che venga annunciato il concerto della leggenda della musica latina vent’anni dopo le sue ultime, e uniche, performance nella nostra penisola, quando irruppe in scena ballando e dimenandosi per più di un’ora? È vero che Segundo ebbe a dichiarare a più riprese che avrebbe voluto restare al mondo almeno fino al compimento di 116 anni, l’età-record in cui spirò sua nonna, e se così fosse stato quest’estate sarebbe venuto veramente ad Aosta, travolgendo gli astanti con la sua presenza carismatica e la sua risata inconfondibile e contagiosa. Ma un’insufficienza renale se l’è portato via quindici anni fa, lo sa chiunque, persino chi ascolta Gue Pequeno e oggi il Nostro riposa nel cimitero di Santiago de Cuba.
Nessun prodigio, purtroppo. Nessuna seduta spiritica o connesso fenomeno paranormale all’orizzonte. Ecco svelato l’imbroglio: il 2 agosto, ad Aosta, non resusciterà Compay Segundo, ma riproporrà il suo repertorio il “Grupo Compay Segundo”, che l’ha accompagnato negli ultimi tempi e comprende pure suo figlio, Salvador Repilado. Una band che tramanda la lezione musicale del suo fondatore in giro per il globo, non perdendo la sana abitudine di esibirsi nel mitico Salon 1930 dell’hotel Nacional de L’Avana. Sigaro in bocca, un buon rum e panama d’ordinanza in testa, Compay se la starà ridendo da par suo in qualche posto assolato nell’eternità.