Se la si pensa come una maratona, nella corsa alla conquista del web Instagram è come il keniano che lascia solo la polvere agli altri concorrenti. Ieri il social network ha lanciato la sua nuova “televisione”, un’applicazione che rivoluzionerà il mondo (e il mercato) della condivisione dei video online e nel frattempo ha annunciato di aver raggiunto e superato il miliardo di utenti. Com’è che era? Pronti, partenza…
Una televisione
La nuova perla di Instagram si chiama IGTV. In un evento stampa fissato per ieri sera è arrivata l’ufficialità della nuova sezione che ospiterà video della lunghezza massima di un’ora. La feature sarà accessibile dalla scheda “Esplora” così come da un’applicazione separata e catapulterà Instagram in un nuovo futuro. «È tempo che i video evolvano. IGTV serve per guardare video lunghi dei vostri creatori preferiti» ha spiegato il co-fondatore Kevin Systrom. Sulla IGTV saranno ospitati contenuti video molto più lunghi del minuto a cui eravamo abituati. La durata che da 60 secondi passa a 60 minuti potrebbe sembrare un guanto di sfida lanciato ai colossi della streaming come Netflix o Amazon Prime Video. In realtà la volontà di Instagram è quella di andare incontro più alle star del web che a vere produzioni tv come serie o film originali, garantendo loro una piattaforma di condivisione da un miliardo di utenti. «Inizia un nuovo capitolo di video su Instagram – ha commentato Systrom durante l’evento di ieri – Con IGTV i creatori sono il canale. Ogni utente può essere un creatore, può caricare il proprio video dalla app o dal web per iniziare il proprio canale». Le parole del co-fondatore confermano il grande punto di forza della IGTV e di Instagram: la centralità assoluta dei suoi utenti. IGTV permetterà a chiunque di essere un creatore e chiunque (tranne gli account più piccoli e nuovi) potrà caricare video verticali attraverso l’app di Instagram o il web. Nessuna preferenza quindi per celebrità del web o influencer da milioni di followers. Le star della nuovissima IGTV insomma saremo noi.
