Ci sono cose che mi risultano strane. Non le capisco. E sono sicura che se ci riflettete un attimo non le capite manco voi. Vi prego di prendere queste considerazioni al netto degli show di Matteo Salvini.
1. Per l’Istat, la popolazione straniera residente in Italia è l’8,3%. Secondo i dati del Viminale, i reati commessi dalla popolazione straniera residente in Italia sono poco più del 28% del totale. Incidenza dei crimini: il triplo nella popolazione straniera. Tra le infrazioni c’è l’estorsione, il furto (55% a opera di stranieri), i furti nelle abitazioni (45%), gli abusi sessuali (37,5% ma il dato è fortemente falsato dalla mancata denuncia di un numero impressionante di casi di abusi commessi in famiglia o da conoscenti), lo spaccio e il traffico di stupefacenti (intorno al 33%), lo sfruttamento della prostituzione e della pedopornografia (51,7%). In questi ultimi tre casi, tra l’altro, gli “utilizzatori finali” sono gli italiani. Giusto per non perdere di vista l’interezza della questione.
È un problema? Sì. Anzi, veramente sono due: gli stranieri che gestiscono i racket e gli italiani che si danno alla coca, alle prostitute e all’abuso dei minori. Nel 2017 (tanto per completezza) su quasi 20mila stranieri detenuti nelle carceri italiane, circa 7mila 300 sono europei, circa 6mila 300 vengono da Marocco, Tunisia e Algeria, altri 3mila 700 vengono dai Paesi africani. Un migliaio e poco più vengono anche dalle Americhe e mille 357 sono asiatici.
2. Sempre secondo l’Istat, gli stranieri che arrivano sui barconi sono intorno al 13% del totale. In gran parte, circa il 75%, arriva in aereo col visto turistico. Da dove? Dipende. Nel corso del tempo, le migrazioni sono cambiate e alla fine ci ritroviamo con un quadro un po’ difforme da quello che crediamo.
Dei cinque e passa milioni di stranieri, un milione e due viene dalla Romania, membro dell’Unione europea. Subito dopo ci sono gli immigrati dall’Albania, grosso modo 440mila. Poco meno, circa 420mila vengono dal Marocco e subito dopo ci sono i cinesi, che sono un filo meno di 300mila. Dalla Nigeria ne arrivano poco più di 100mila, altrettanto dal Senegal. In realtà, il 50% degli stranieri proviene dall’Europa stessa, anzi, quasi il 51%. Dall’Africa proviene il 21% degli immigrati, e, di questi, quasi la metà viene dal Marocco e dalla fascia magrebina. Anche dall’Asia arriva circa il 20%, principalmente dalla Cina, poi dalle Filippine, dall’India, dallo Sri Lanka, quasi ottomila perfino dal Giappone.
Una chicca: 29 persone sono immigrate in Italia dal Principato di Monaco. Forse il problema ha dimensioni diverse da quelle che immaginiamo o che ci vogliono far credere.
3. Ottenere il visto turistico per l’Italia non è complicato: bisogna avere un biglietto di andata e ritorno, dimostrare la possibilità di potersi mantenere (circa 300 euro per un visto di 20 giorni) e di poter contribuire alle spese sanitarie (altri 30 euro circa). In più si richiede la capacità di pagarsi un alloggio o la disponibilità di un residente all’ospitalità. Una volta in Italia, si può richiedere il permesso di soggiorno. Fino a un massimo di due anni se si ha un contratto di lavoro subordinato (o un lavoro autonomo) e di un anno per motivi di studio o di formazione. La stragrande maggioranza degli stranieri (51%) non ha neppure bisogno di richiedere il visto turistico, poiché proviene dall’Europa stessa.
Diverso è il caso della richiesta di asilo. I richiedenti asilo sono circa 130mila, provenienti dalla Nigeria (26mila), dal Bangladesh (12mila 700), dal Pakistan (9mila 800) e poi via via dagli stati centrafricani, dalla Siria e dall’Ucraina. Vuol dire che circa il 47% degli stranieri non europei in Italia è qui con un permesso di soggiorno per lavoro.
Questo è per avere un quadro più chiaro della situazione. Tanto per sapere di cosa si parla. Siete ancora sicuri che il problema siano i barconi?
Vania Lucia Gaito
Giornalista
Politica - 21 Giugno 2018
Stranieri in Italia, siamo sicuri che il problema siano i barconi?
Ci sono cose che mi risultano strane. Non le capisco. E sono sicura che se ci riflettete un attimo non le capite manco voi. Vi prego di prendere queste considerazioni al netto degli show di Matteo Salvini.
1. Per l’Istat, la popolazione straniera residente in Italia è l’8,3%. Secondo i dati del Viminale, i reati commessi dalla popolazione straniera residente in Italia sono poco più del 28% del totale. Incidenza dei crimini: il triplo nella popolazione straniera. Tra le infrazioni c’è l’estorsione, il furto (55% a opera di stranieri), i furti nelle abitazioni (45%), gli abusi sessuali (37,5% ma il dato è fortemente falsato dalla mancata denuncia di un numero impressionante di casi di abusi commessi in famiglia o da conoscenti), lo spaccio e il traffico di stupefacenti (intorno al 33%), lo sfruttamento della prostituzione e della pedopornografia (51,7%). In questi ultimi tre casi, tra l’altro, gli “utilizzatori finali” sono gli italiani. Giusto per non perdere di vista l’interezza della questione.
È un problema? Sì. Anzi, veramente sono due: gli stranieri che gestiscono i racket e gli italiani che si danno alla coca, alle prostitute e all’abuso dei minori. Nel 2017 (tanto per completezza) su quasi 20mila stranieri detenuti nelle carceri italiane, circa 7mila 300 sono europei, circa 6mila 300 vengono da Marocco, Tunisia e Algeria, altri 3mila 700 vengono dai Paesi africani. Un migliaio e poco più vengono anche dalle Americhe e mille 357 sono asiatici.
2. Sempre secondo l’Istat, gli stranieri che arrivano sui barconi sono intorno al 13% del totale. In gran parte, circa il 75%, arriva in aereo col visto turistico. Da dove? Dipende. Nel corso del tempo, le migrazioni sono cambiate e alla fine ci ritroviamo con un quadro un po’ difforme da quello che crediamo.
Dei cinque e passa milioni di stranieri, un milione e due viene dalla Romania, membro dell’Unione europea. Subito dopo ci sono gli immigrati dall’Albania, grosso modo 440mila. Poco meno, circa 420mila vengono dal Marocco e subito dopo ci sono i cinesi, che sono un filo meno di 300mila. Dalla Nigeria ne arrivano poco più di 100mila, altrettanto dal Senegal. In realtà, il 50% degli stranieri proviene dall’Europa stessa, anzi, quasi il 51%. Dall’Africa proviene il 21% degli immigrati, e, di questi, quasi la metà viene dal Marocco e dalla fascia magrebina. Anche dall’Asia arriva circa il 20%, principalmente dalla Cina, poi dalle Filippine, dall’India, dallo Sri Lanka, quasi ottomila perfino dal Giappone.
Una chicca: 29 persone sono immigrate in Italia dal Principato di Monaco. Forse il problema ha dimensioni diverse da quelle che immaginiamo o che ci vogliono far credere.
3. Ottenere il visto turistico per l’Italia non è complicato: bisogna avere un biglietto di andata e ritorno, dimostrare la possibilità di potersi mantenere (circa 300 euro per un visto di 20 giorni) e di poter contribuire alle spese sanitarie (altri 30 euro circa). In più si richiede la capacità di pagarsi un alloggio o la disponibilità di un residente all’ospitalità. Una volta in Italia, si può richiedere il permesso di soggiorno. Fino a un massimo di due anni se si ha un contratto di lavoro subordinato (o un lavoro autonomo) e di un anno per motivi di studio o di formazione. La stragrande maggioranza degli stranieri (51%) non ha neppure bisogno di richiedere il visto turistico, poiché proviene dall’Europa stessa.
Diverso è il caso della richiesta di asilo. I richiedenti asilo sono circa 130mila, provenienti dalla Nigeria (26mila), dal Bangladesh (12mila 700), dal Pakistan (9mila 800) e poi via via dagli stati centrafricani, dalla Siria e dall’Ucraina. Vuol dire che circa il 47% degli stranieri non europei in Italia è qui con un permesso di soggiorno per lavoro.
Questo è per avere un quadro più chiaro della situazione. Tanto per sapere di cosa si parla. Siete ancora sicuri che il problema siano i barconi?
SALVIMAIO
di Andrea Scanzi 12€ AcquistaArticolo Precedente
Governo, tra destra e sinistra comanda il risentimento
Articolo Successivo
Commissioni parlamentari, Bagnai e Borghi presidenti. Sarti alla Giustizia alla Camera. Catalfo al Lavoro al Senato
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Il Papa in lieve miglioramento: “Prognosi resta riservata, reni non preoccupano”. In piazza san Pietro fedeli da tutto il mondo per il Rosario
Mondo
Onu, Usa contro la risoluzione per “l’integrità” di Kiev. Trump riceve Macron: “Forza Ue per la pace”. E Putin: “L’Europa può partecipare ai colloqui per la tregua”
Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.