“Se il socio non è in grado di investire, allora sarà lo Stato a farlo in questi stabilimenti”. È quanto ha promesso il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ai lavoratori e ai sindacati che ha incontrato davanti alla ex Bredamenarinibus a Bologna. “Questo stabilimento – ha ricordato – è direttamente collegato a un altro stabilimento a Avellino” e tutti e due “risentono del paradosso per cui c’è lavoro, ma non si è in grado di realizzarlo perché il socio non sta facendo gli investimenti”. Di Maio ha assicurato che sarà presente il 6 luglio prossimo al tavolo convocato al Mise sulla Ex Bredamenarinibus. “Quel giorno è anche il mio compleanno – ha aggiunto -: speriamo di farci un regalo tutti quanti”. Di Maio ha voluto conoscere il nome dei lavoratori che lo attendevano ai cancelli e li ha salutati. “La grande beffa – ha commentato – è che ci sono centinaia di commesse pronte. Lo Stato, dunque, non interverrebbe per salvare ma per investire. Ci sono i margini per fare utili anche per il socio statale che interviene”. Di Maio ha spiegato ai lavoratori che “ci sono i ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti che, nei prossimi mesi, spingeranno molto sul trasporto locale, incrementando il fondo per il Tpl, a livello nazionale, e agevolando gli enti locali”. “Io non sono mai stato pregiudizialmente contrario agli interventi dello Stato – ha messo in chiaro -. Anzi, sono sempre stato accusato di essere statalista, anche se poi, quando sono andato a vedere le carte di alcune crisi che ci sono state negli ultimi anni, ho rilevato che anche quelli che ci accusavano di essere statalisti hanno utilizzato Invitalia o la Cassa depositi e prestiti”.