Anche con la sesta generazione della famiglia Moto G Motorola prova a portare nella fascia media / medio-bassa del mercato caratteristiche e specifiche dei prodotti di fascia superiore, con prodotti dal look e caratteristiche premium ma dal prezzo più contenuto.
Il Moto G6 Plus, il modello superiore, si presenta con un ampio display IPS da 5,9″ FullHD+ che segue l’attuale trend dei 18:9, che nella prova non ha deluso nemmeno in esterna, offrendo sempre un buon livello di leggibilità, circondato da cornici che seppur ridotte rispetto alla precedente generazione sono ancora presenti, permettendo di mantenere sulla parte frontale il lettore d’impronte anche se in una versione “slim” rispetto a quelli presenti negli altri prodotti della casa americana. Il posteriore mutua l’ottimo stile che ha debuttato lo scorso autunno con il Moto X4, presentandosi con bordi stondati e completamente liscio grazie alla copertura in Gorilla Glass, da cui traspare la colorazione “Deep Indigo” con il suo effetto riflettente, ad esclusione del caratteristico “disco” in sporgenza che alloggia le fotocamere posteriori. Se dal punto di vista dello “stile” il retro fa guadagnare punti al dispositivo, al contempo rende obbligatorio fare attenzione al dove, ed al come, lo si ripone per evitare che scivoli rischiando di cadere al suolo (anche se il dispositivo non sembra aver risentito delle poche volte che ciò è avvenuto durante la prova), non abbiamo riscontrato invece alcun problema di grip invece nell’utilizzo del dispositivo.
Ci ha positivamente impressionato, considerando la fascia di mercato, la fotocamera posteriore del Moto G6 Plus, composta da un sensore principale da 12MP ed uno secondario da 5MP per la gestione della profondità di campo, capace di offrire una buona qualità delle immagini oltre ad un buon effetto di sfocatura dello sfondo anche nella modalità automatica, in condizione di bassa luminosità però gli scatti presentano un po di rumore . Il software della fotocamera presenta alcune funzionalità aggiuntive, abbastanza interessanti, che provano a sfruttare al meglio il doppio sensore come la modalità ritratto, che permette di regolare punto di fuoco e sfocatura sia durante lo scatto che in editing, la modalità “colore campione”, che permette di effettuare foto in bianco e nero ad esclusione degli oggetti del colore selezionato, e la modalità ritaglio, che dovrebbe permettere di rimuovere automaticamente lo sfondo che circonda l’oggetto al centro dello scatto (non riesce sempre bene, offrendo spesso ritagli non puliti); non di secondaria importanza l’integrazione di Google Lens, il software che permette di riconoscere oggetti e testi inquadrati dal dispositivo, presentando ad esempio offerte d’acquisto di prodotti simili, anche se va detto che nel suo attuale stato non sempre “indovina” l’oggetto.
Anche la fotocamera anteriore, da 8MP, presenta alcune interessanti funzionalità: oltre alle ormai “classici” beauty e filtri vari, è possibile abilitare la modalità fotostoria (crea una piccola animazione con i fotogrammi precedenti lo scatto effettivo), o scattare selfie di gruppo in modo simile, ma più immediato, ad una foto panoramica ruotando lo smartphone prima in una direzione e poi nell’altra. Dal punto di vista dei video, il Moto G6 Plus permette di registrare in 4k (30fps) con la fotocamera posteriore e FullHD con la fotocamera anteriore, offrendo in aggiunta timelapse, rallentatore e la possibilità di andare live su YouTube direttamente dall’app della fotocamera.
Il Moto G6 Plus vede presente a bordo lo stesso Snapdragon 630 (con cpu octa-core a 2,2GHz) che lo scorso anno equipaggiava i principali dispositivi di gamma medio-alta, accompagnato da 4GB di RAM, che permette al dispositivo di offrire un’esperienza utente molto fluida, senza al contempo fare una cattiva figura con giochi ed app più impegnative. Dal punto di vista software, il dispositivo offre Android 8.0 in una veste tendenzialmente “stock”: l’interfaccia e le app utilizzate sono quelle del sistema operativo di Google, a cui è stato affiancato il pacchetto di Moto Experience che abbiamo già avuto modo in passato di apprezzare su altri dispositivi di Motorola.
Il G6Plus offre la possibilità di sbloccare il dispositivo anche tramite riconoscimento del viso,ma stando alle parole del produttore non siamo in presenza di un sistema altamente preciso che potrebbe portare allo sblocco da una persona che ci somiglia, a nostro parere è comunque abbastanza comodo, anche se va seguito da uno swipe per lo sblocco effettivo ed non sempre funziona; abbiamo provato ad effettuare l’operazione con delle fotografie (sia stampate che su altro schermo) non riuscendo a sbloccare lo smartphone.
Nota positiva nella nostra prova è stata la batteria, nonostante sia da 3200mAh è riuscita comodamenta a garantire l’utilizzo giornaliero (ovviamente a patto di non esagerare con i giochi), arrivando in alcuni casi ad arrivare nei dintorni delle 30 ore dalla ricarica. Anche in caso di utilizzo più pesante il supporto al quick charge, utilizzando il caricatore Turbo Power ed il cavetto USB-C in dotazione, ci ha permesso di ricaricare completamente lo smartphone in poco più di un’ora con la possibilità, se necessario, di avere abbastanza batteria per un paio di ore già con i primi 10-15minuti.
Il Motorola Moto G6 Plus è arrivato sul mercato italiano da poche settimane con un prezzo di listino di 299€ in versione dual sim – il cassettino permette di installare due sim senza rinunciare alla micro sd – in una confezione che include sia il Turbo Charger che una cover in silicone, ma è già possibile trovarlo online in offerta a cifre al di sotto dei 270€, cifra che, alla luce delle sue prestazioni, lo rende sicuramente un appetibile concorrente nella fascia di mercato tra i 200 ed i 300€, a maggior ragione se il prezzo dovesse scendere ulteriormente.