Roma, 27 mar. (Adnkronos) - ''E' la Russia che deve decidere se vuole la pace oppure no''. Perché "Kiev ha già accettato le intese. Ora tocca a Mosca darvi attuazione e dimostrare di voler portare avanti il percorso verso la tregua''. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo alla Camera nell'ambito dell'esame congiunto della Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2025.
''Una pace che deve essere giusta e duratura, basata sui principi chiave che abbiamo ribadito, da ultimo, alla riunione dei Ministri degli Esteri del G7 in Canada delle scorse settimane'', ha aggiunto Tajani.
E l'Italia è ''in prima linea per la ricostruzione dell'Ucraina, che è un prerequisito per una pace solida e duratura. Questo sarà l'obiettivo della Conferenza sulla ricostruzione che ospiteremo a Roma a luglio. Stiamo lavorando per rendere la Conferenza un trampolino di lancio per la pace'', ha dichiarato quindi Tajani.
Poi ribadisce: ''Non è prevista alcuna partecipazione nazionale'' a un’eventuale forza militare sul terreno in Ucraina. ''Per quanto riguarda l’attuazione e il monitoraggio del cessate il fuoco, sosteniamo da tempo un ruolo profilato delle Nazioni Unite, nella cornice autorizzativa del Consiglio di Sicurezza, di cui fanno parte – come sapete – anche Russia e Cina'', ha aggiunto Tajani, sottolineando che ''garanzie di sicurezza efficaci necessitano infatti del più ampio consenso internazionale. E non possono prescindere dagli Stati Uniti''.
L'Italia è ''impegnata nella costruzione, insieme ai nostri alleati europei e occidentali, a partire dagli Stati Uniti, di garanzie di sicurezza solide ed efficaci per l’Ucraina che trovino fondamento nel contesto euro-atlantico'', ha dichiarato ancora. ''Questo anche sulla base di un modello che possa ricalcare in parte quanto previsto dall’articolo 5 del Trattato di Washington, ipotesi che sta riscontrando sempre più interesse'', ha aggiunto.