La riforma del copyright rappresenta “un grave pericolo” che arriva “direttamente dall’Unione europea“, si tratta di “due articoli che potrebbero mettere il bavaglio alla rete”. Sono le parole del vicepremier e ministro del Lavoro e allo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, all’Internet Day organizzato alla Camera. La riforma in questione verrà votata a fine anno o all’inizio del 2019 dal Parlamento europeo. Gli articoli contestati sono due, l’11 e il 13. Il primo prevede una sorta di tassa, a carico delle grandi aziende come Google e Facebook, che deve essere pagata ogni qualvolta compaiono sulle loro piattaforme notizie di testate e quotidiani. Il secondo, invece, prevede che i contenuti coperti da diritto d’autore e pubblicati online senza permesso vengano rimossi o mostrati con una pubblicità. “Se le direttive dovessero rimanere tali, siamo disposti a non recepirle“.
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