La notizia è di ieri e l’ha riportata Tech Crunch: Facebook sta per lanciare la funzione “Your Time on Facebook”. L’utente saprà in maniera dettagliata quanto tempo sta trascorrendo sul social network e potrà impostare alert del tipo ‘Ehy, stai passando l’intera giornata sul newsfeed’.

Al momento la funzionalità è in fase di sperimentazione e dal quartier generale dichiarano: “Vogliamo che il tempo speso su Facebook sia speso bene”. Ma è una mossa che può sorprendere: non è nell’interesse del social trattenere gli utenti più a lungo possibile sulla piattaforma per somministrare un maggior numero di annunci pubblicitari?

Probabilmente questa nuova sensibilità è dovuta al fatto che un pubblico di ‘zombie digitali’, ‘noiosi e annoiati’ (come li ho definiti in una mia recente conferenza al Web Marketing Festival di Rimini dal titolo “I lettori sui social: chi sono e cosa leggono”), non è la miglior platea per Facebook né soprattutto per gli inserzionisti. Meglio un pubblico consapevole che passa il suo tempo sui social per informarsi (in maniera attiva e critica), che commenta, che interagisce con i propri amici, che scruta, cerca, guarda con attenzione i video (non solo quelli virali). Insomma meglio un pubblico pensante che lobotomizzato e privo di stimoli.

E’ un passaggio importante che si aggiunge alla guerra al clickbaiting, alle fake news, alla bassa qualità di alcuni contenuti (compresi i video cosiddetti virali che fanno il giro della rete) che in un primo momento ha ridotto il tempo che si passa su Facebook ma non ne ha migliorato l’ambiente.

E cosa accadrà alle persone quando avranno la consapevolezza di passare troppo tempo sui social? Ne vedremo delle belle, ma io sono ottimista: l’uso della rete in maniera responsabile è un’esigenza sempre più avvertita da molti. L’inizio di una nuova era (almeno nella nostra società occidentale) è possibile.

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