Oh, se costa Russia 2018! Alla vigilia di Russia-Arabia Saudita – la partita che ha inaugurato i Mondiali che si stanno disputando in 11 città (e 12 stadi) – le spese per i preparativi ufficialmente erano state equivalenti a 683 miliardi di rubli, al cambio attuale (1 dollaro= 62,8 rubli) dunque 10,875 miliardi di dollari. Con decreto numero 1262-r del 23 giugno, il primo ministro Dmitri Medvedev ha dovuto staccare altri due assegni, destinati al ministero dello Sport e a quello dei Trasporti.

Nel primo caso, si tratta di 334,2 milioni di rubli, destinati a finanziare il Fsue sport engineering per lavori e manutenzione degli stadi e dei campi di allenamento a Volgograd, Ekaterinburg, Kaliningrad, Nizhny Novgorod, Rostov, Samara e Saransk. Il ministero dei Trasporti riceverà più soldi (481,615 milioni di rubli) sempre per sovvenzioni legate a Russia 2018. In totale, oltre 815 milioni di rubli, ossia 12,97 milioni di dollari che portano per il momento a oltre 11 miliardi il conto provvisorio del Mondiale.

Quanto costa invece la presunta operazione per ingrandire il già prosperoso petto di Victoria Bonya (un nome, una certezza), la 38enne bellissima modella russa, ex coniglietta di Playboy, che a gennaio era stata pizzicata dai paparazzi durante una cena intima (si fa per dire) con Marouane Fellaini, il riccioluto centrocampista del Manchester United, è diventata la domanda più frequente nei social russi, che hanno confrontato le foto di Victoria allo stadio Spartak (la più postata è quella che la vede in posa super tifosa mentre solleva e dispiega la bandiera belga) in cui esibisce un succinto top con le immagini sexy e provocanti degli scorsi anni. E l’hanno subito ribattezzata SilikonoBonya. Malignamente, Ruposters life ha insinuato che la stupenda modella – si dice abbia avuto un flirt addirittura con Vladimir Putin – abbia ormai un po’ di cellulite sui glutei. Di certo però attira sguardi e telecamere. Per Victoria è grasso che cola: pubblicità che incrementa la sua popolarità di star e influencer su Instagram dove conta più di 6 milioni di followers.

A dire il vero, quando partecipò per la prima volta a Dom-2 (uno degli spettacoli tv più seguiti) tutti si accorsero che aveva rifatto le labbra, perché erano assai più rotonde e sensuali rispetto a quelle che aveva. Secondo i gossip, si sarebbe sottoposta sinora a ben quattro operazioni di chirurgia estetica. Ma è soltanto una starlette o qualcosa di più? L’anno scorso, a marzo, Victoria venne fermata all’aeroporto di Los Angeles e condotta negli uffici dell’immigrazione per essere sottoposta a un interrogatorio sul suo presunto lavoro per l’intelligence russa. La Cia, infatti, sospettava che fosse una spia, del resto il Kgb ai tempi dell’Urss aveva addestrato miriadi di bellissime ragazze perché usassero l’arma della seduzione e del sesso per estorcere informazioni. Un metodo aggiornato ai tempi dell’Fsb, l’erede del Kgb.

Nel 2010 il New York Times rivelò che la modella Anna Chapman – detta Anna la Rossa – era stata ingaggiata dai servizi russi. L’aveva confidato l’ex agente russo Boris Karpichov: “Anna aveva ricevuto l’ordine di sedurre Edward Snowden”, la talpa del Datagate. Anna in realtà si chiamava Anna Vasil’evna Kuscenko ed era nata a Volgograd nel febbraio del 1982. Suo padre Vasilij, era impiegato dell’ambasciata sovietica di Nairobi, in Kenya. Ma Alex Chapman, l’ex marito britannico, sostiene che fosse un uomo del Kgb. Altro indizio: la casa moscovita di famiglia è a sud-ovest di Ramenki, un tempo quartiere esclusivo per i funzionari del Kgb, per i diplomatici di medio ruolo e per gli ufficiali dell’esercito. Il 27 giugno del 2010 Anna venne arrestata – in un’operazione che aveva altri nove agenti russi nel mirino – con l’accusa di far parte della rete Illegals program, ossia un’organizzazione di agenti segreti dormienti disposta dall’Svr-Sf, il servizio segreto per le attività di spionaggio all’estero. Pochi mesi dopo, l’8 luglio del 2010, fu scambiata con prigionieri americani e tornò in Russia.

Insomma, un precedente famoso. Perché era stata fermata Victoria? Perché nel suo bagaglio era stato trovato un biglietto da visita di un’azienda che produce microcamere per video nascosti. Lei stessa ha poi raccontato che le avevano chiesto se lavorava per i servizi russi e se aveva rapporti particolari con Putin: “Ho cominciato a ridere, pensavo fosse uno scherzo. Alla terza domanda ho capito che facevano sul serio. Mi sono spaventata. Ho avuto paura. Ho pensato: adesso mi arrestano”. Il dipartimento di Stato l’accusava di far parte di una rete di spionaggio e di voler infiltrarsi come attrice e modella in luoghi “di alto valore strategico e sottrarre informazioni di carattere sensibile”. Il caso si afflosciò – l’unica volta che accadde – quando gli esperti esaminarono le foto che Victoria postava e i commenti dei suoi followers. Venne rilasciata. Ma tenuta discretamente d’occhio.

Il Mondiale è sempre stato una gran passerella. Un do ut des all’occhio del gran popolo del calcio. Non c’è edizione che non elegga la sua Miss. Quest’anno, la sfida è tra l’esperta Victoria, una professionista dell’immagine (e dell’immaginazione mascolina), e la dilettante Darya Blinova, la deliziosa ragazza acqua e sapone ma anche sguardi che trafiggono e che hanno conquistato i social networks: lei lavora come poliziotta e pattuglia regolarmente le strade di Mosca a cavallo.

È già diventata l’agente di polizia “più bella di Mosca”. Sarà lei a conquistare il titolo. È, in fondo, una versione in salsa russa di Poveri ma belli, con la giovane e fresca Darya così civettuola nella posa che la ritrae in divisa (attillata) di poliziotta mentre accarezza il muso del suo cavallo. E così vergine, rispetto alla navigata ed esuberante artificiale Victoria, sorta di Maradona delle piattaforme web.

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