“Credo che lunedì sera il decreto dignità sarà fatto senza problemi”. Dopo il rinvio deciso giovedì a causa della mancanza di alcune bollinature, il ministro per i Rapporti per il Parlamento Riccardo Fraccaro intervistato a Skytg24 conferma, come anticipato da Luigi Di Maio, che il provvedimento con le restrizioni sui contratti a termine, le multe per chi delocalizza e l’abolizione dello spesometro e dello split payment sarà varato all’inizio della prossima settimana. Coperture permettendo, visto che secondo alcuni quotidiani il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha frenato in attesa di capire come saranno coperti, ad esempio, l’addio al meccanismo per cui la pubblica amministrazione versa direttamente all’erario l’Iva sugli acquisti da privati e alla trasmissione telematica di fatture e corrispettivi.
“Il reddito di cittadinanza è la priorità di questo governo”, ha aggiunto Fraccaro, “date certe non possiamo darle ma siamo ventre a terra, perché è un’urgenza del paese, è la priorità. Speriamo di introdurlo già nel 2018, nel 2019 sicuramente sarà fatto. Lo faremo nel più breve tempo possibile e una battaglia importante la faremo in Europa. Il Parlamento ha votato una misura per cui almeno il 20% dei fondi europei siano destinati alla lotta contro la povertà. Quello che chiediamo di poter spendere questi soldi” per il reddito di cittadinanza che “è una misura etica ma anche economica”.
Quanto alla flat tax, “si cercherà di abbassare per tutti la tassazione ma con le detrazioni cercheremo di renderla equa”. Le coperture? Anche in questo caso “sono in gran parte da trovare ai tavoli europei. Abbiamo bisogno di margini di manovra che utilizzeremo per fare reddito di cittadinanza e flat tax”.