“Italia e Malta negano l’accesso alle loro acque territoriali alla nostra nave Open Arms“, scrive su Twitter la ong spagnola Proactiva Open Arms. Un accesso richiesto per fare rifornimento nei porti italiani e maltesi e cambiare equipaggio. Il nostro è “un battello umanitario che ha salvato oltre 5mila vite in un anno sotto il coordinamento della Guardia costiera, che è stato dissequestrato dalla giustizia italiana ed il cui equipaggio è europeo, come la bandiera”, aggiunge l’ong. Intanto il governo di La Valletta fa sapere in una nota che d’ora in poi nessuna imbarcazione appartenente a un ente no profit potrà entrare nei suoi porti. Malta “non può consentire a entità con strutture simili a quelle oggetto di indagini di usare il porto per le loro operazioni, né di entrare o uscire“, si legge nel comunicato. Resta così bloccata anche la nave della Seawatch che, a quanto risulta all’Ansa, è sottoposta a controlli della documentazione.
Per quanto riguarda l’Italia, fonti qualificate fanno sapere che non c’è stata alcuna richiesta da parte di Open Arms di entrare nelle acque territoriali o nei porti italiani. L’imbarcazione, in base a quanto si apprende, si trova attualmente in area Sar libica mentre la Astral (l’altra imbarcazione della Ong con a bordo quattro europarlamentari) naviga in area Sar di Malta e si sta dirigendo verso le coste africane.
La nave di Proactiva Open Arms è già finita sotto i riflettori il 18 marzo scorso, quando è stata sequestrata nel porto di Pozzallo dopo aver salvato 218 migranti ed essersi scontrata duramente con le autorità libiche. Il reato ipotizzato dal procuratore Carmelo Zuccaro era quello di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina. Un mese dopo, però, il Gip di Ragusa ha dissequestrato Open Arms scagionandola da tutte le accuse.
?#ÚLTIMAHORA Italia y Malta niegan acceso a sus aguas al barco #OpenArms
Un barco humanitario que ha salvado más de 5.000 vidas en 1 año bajo coordinación de la Guarda Costiera, que ha sido liberado por la justicia italiana, y cuya tripulación es europea, como su bandera. pic.twitter.com/xYNF50ncUp— Proactiva Open Arms (@openarms_fund) 28 giugno 2018
Sul caso è intervenuto anche il fondatore di Proactiva Open Arms, Oscar Camps, che su Twitter denuncia la “violazione di tutte le norme del diritto internazionale e comunitario” da parte di Italia e Malta. Sulla nave, aggiunge Camps, sono presenti solo i membri dell’equipaggio spagnoli.
Italia y Malta niegan el acceso al buque español Open Arms, solo con tripulantes españoles, violando también todas las normas del derecho internacional y comunitario.
Aquí no pasa nada. pic.twitter.com/7bUqh395Wp— Oscar Camps (@campsoscar) 28 giugno 2018
(Foto tratta dal profilo Twitter di Proactiva Open Arms)