“Orfini dice che le mie politiche hanno facilitato la destra? Ho fatto un fioretto, anzi, per il mio carattere, si tratta di un fiorettone, che non sarà mai rotto. E quindi non alimenterò la guerra civile delle parole dentro il Pd“. Così a Omnibus (La7) l’ex ministro dell’Interno, Marco Minniti, commenta alcune dichiarazioni critiche del presidente del Pd, Matteo Orfini, sul suo operato. E aggiunge: “La crisi del Pd? Calenda e Zingaretti sono personalità importanti e, a mio avviso, dicono cose molto condivisibili. Di fronte al nazional-populismo che c’è in Italia e che rischia di diventare endemico in Europa, bisogna contrapporre la democrazia e i democratici. Ma tutto questo non basta. Oggi il problema del Pd è il Pd stesso: non è più un canale di comunicazione con la società, ma spesso si presenta come uno schermo di non comunicazione. Il Pd va rovesciato come un calzino. Dovremmo mettere in campo l’anno zero del Pd. Cioè si deve ricostruire nuovamente tutto”. Minniti invoca un nuovo congresso e puntualizza: “Io non sarò assolutamente in campo come candidato segretario, perché ho altri compiti e un’altra storia. Il mio ruolo è quello di produrre l’esercizio della maieutica: io devo stimolare gli altri a mettere in campo le idee migliori e la parte migliore di se stessi. E tutto questo nel Pd pare quasi un compito impossibile. Ma farò di tutto per riuscire a realizzarlo”