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Vertice Ue, “il fondo salva banche rafforzato con risorse del meccanismo di stabilità”. Conte: “Condivisione dei rischi”

Rinviata a fine anno la discussione sul bilancio dell'Eurozona, progetto su cui puntavano Merkel e Macron. Progressi sul Single resolution fund, mirato a garantire una risoluzione ordinata degli istituti in dissesto: avrà un "paracadute" fornito dal Meccanismo europeo di stabilità. Ma non ci sono cifre. Il premier italiano: "Bloccato il primo testo che non ci stava bene"

Il bilancio dell’Eurozona non viene mai citato nelle conclusioni del vertice Ue di Bruxelles che si è concluso venerdì. La proposta di Emmanuel Macron, sostenuta dalla cancelliera Angela Merkel e ostacolata da molti Paesi guidati dall’Olanda, non viene menzionata nel testo approvato dai leader: la discussione è rinviata a fine anno. In compenso arriva l’atteso rafforzamento del Single resolution fund, noto come “fondo salva banche“: lo strumento finanziato dagli istituti e mirato a garantire una risoluzione ordinata di quelli in dissesto avrà un “paracadute” fornito dal Meccanismo europeo di stabilità, il cosiddetto fondo salva Stati.

Nelle conclusioni dell’Eurosummit non ci sono però cifre sull’ammontare di questo cuscinetto finanziario di emergenza. Il testo si limita a spiegare che “il fondo salva-Stati Esm fornirà il paracadute al fondo salva-banche (Single resolution fund) e sarà rafforzato lavorando sulla base di tutti gli elementi di una riforma dell’Esm come contenuto nella lettera del presidente dell’Eurogruppo”. Secondo quanto appreso da fonti Ue, l’Italia non era d’accordo ad usare la formula “tutti gli elementi”, in quanto conterrebbe anche quelli più controversi come una nuova riduzione dei rischi bancari.

“Stamattina sapete che si è discusso di unione bancaria e monetaria“, ha detto in conferenza stampa il premier italiano Giuseppe Conte. “C’è stata una discussione molto vivace. Confesso che a un certo punto ho bloccato il documento perché c’era un punto che non ci stava bene. Dopo una lunga negoziazione siamo riusciti a sbloccare il testo con un punto che a noi sta molto bene cioè l’istituzione del cosiddetto backstop per la sicurezza e la condivisione del rischio nel sistema bancario“.

Quanto al bilancio dell’Eurozona, la nota finale fa solo riferimento al fatto che “l’Eurogruppo discuterà ulteriormente tutti gli elementi citati nella lettera del presidente” Mario Centeno. Sarà poi l’Eurosummit di dicembre a tornare sulla questione. Tema molto caro alla Francia e su cui Parigi ha trovato un’intesa di massima con Berlino per avanzare una proposta comune, quello del bilancio dell’Eurozona è un progetto che dovrebbe diventare operativo dal 2021, quando partirà il periodo di applicazione del prossimo programma finanziario pluriennale dell’Unione. Ma nei giorni scorsi un gruppo di 12 Paesi Ue guidati dall’Olanda ha scritto al presidente dell’Eurogruppo per esprimere contrarietà all’idea franco-tedesca e mettere nero su bianco obiezioni in vista del vertice Ue. Da qui le laconiche frasi delle conclusioni del summit in cui si dice che l’Eurogruppo “discuterà ulteriormente delle questioni menzionate da Centeno” nella sua lettera a Tusk (tra cui il bilancio dell’Eurozona) e che “l’Eurosummit tornerà ad occuparsene nel dicembre 2018”.