“Benvenuti. È il capitano che parla. Siamo diretti in Spagna“. Con l’annuncio a bordo del comandante Marco Martinez finisce l’attesa per la nave della ong spagnola Open Arms, che attraccherà in Spagna dopo il no dell’Italia. L’imbarcazione ha salvato 59 migranti nel Mediterraneo: 50 uomini, cinque donne e quattro minorenni. E dalla Open Arms arriva l’accusa contro Italia e Libia per il naufragio di oltre cento persone, tra cui tre bambini, nel Mediterraneo. “Hanno prima chiuso i porti alla Open Arms anche per i rifornimenti – ha spiegato a Fanpage.it Riccardo Gatti di Proactiva e comandante dell’Astral, una delle due navi della ong catalana. “Poi Toninelli ha dichiarato che nemmeno l’Astral poteva sbarcare, per poi correggersi e riferirsi solo alla Open Arms. Ieri abbiamo ricevuto la richiesta di soccorso da parte di una barca con cento persone a bordo, ma l’MRCC italiano ci ha detto che i libici si sarebbero occupati del soccorso, poi abbiamo letto dei cento dispersi”.
La considerazione è amara: “Stanno togliendo di mezzo operativi di soccorso esperti come noi, che da anni salviamo le persone in mare. Nelle ultime due settimane, ci sono stati tantissimi naufragi ma non se ne parla perché siamo coperti da queste grida contro le Ong”. E anche Javi Lopez, uno dei quattro europarlamentari a bordo di Astral, posta un un video in cui Oscar Camps, fondatore dell’organizzazione umanitaria, accusa i due paesi per le operazioni di soccorso di ieri: “Open Arms avrebbe potuto salvarli – scrive su Twitter – ma è stata ignorata dalle autorità libiche e italiane”. Dal Viminale, secondo l’Ansa, non si esclude la possibilità, “in assenza di esigenze emergenziali”, di soddisfare in mare le necessità di rifornimento della Open Arms. L’accesso ai porti italiani sarbbe stato vietato per le precedenti vicende giudiziarie in cui è stata coinvolta la nave delle Ong, le manifestazioni che si sono verificate in occasione di precedenti approdi in Italia dell’imbarcazione e il rischio che l’attracco possa provocare proteste e rischi per la sicurezza.
Gatti, postato dall’europarlamentare Eleonora Forenza su Fb, aggiunge: “Abbiamo sentito un messaggio radio tra un aereo militare e i guardacosta libici riguardo ad una imbarcazione da soccorrere, però nessuno ci ha dato un’indicazione ufficiale – ha detto Gatti – Dopo circa un’ora e mezza è arrivato un messaggio di testo sui dispositivi di bordo da parte della radio di Malta, un messaggio riguardante un’imbarcazione con circa 100 persone a bordo e pensiamo sia la stessa. Abbiamo chiamato Roma chiedendo se c’era bisogno che andassimo a soccorrere e ci hanno detto che era già stata intercettata da una motovedetta della guardia costiera libica. Di lì a poco abbiamo saputo di morti e dispersi”.
In più in un tweet del giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura, Gatti specifica di avere ricevuto una richiesta da parte della Guardia costiera libica si effettuare un soccorso. Un inedito rispetto a quello che fino ad oggi è successo.
Malta attacca Salvini – Sulla Open Arms si è scatenato anche lo scontro a distanza tra Salvini e il suo omologo maltese Michael Farrugia. Il responsabile del Viminale, che ieri ha vietato l’attracco alla nave poi formalizzato dal ministro delle Infrastrutture Toninelli, questa mattina ha scritto che l’imbarcazione si trovava “in acque Sar della Libia, porto più vicino Malta, associazione e bandiera della Spagna: si scordino di arrivare in un porto italiano. Stop alla mafia del traffico di esseri umani: meno persone partono, meno persone muoiono”.
Ma a smentire Salvini è intervenuto il suo omologo maltese Michael Farrugia, che su twitter ha scritto: “La prego, smetta di dare notizie false per cercare di coinvolgere Malta in una disputa senza una ragione valida”. Nello stesso tweet Farrugia ha anche pubblicato “una mappa” che mostra come la nave della ong sia più vicina a Lampedusa, “perché tutti vedano: questi sono fatti, non opinioni”. Il portavoce del governo di La Valletta rilancia il tweet e scrive “Basta con le bugie Matteo Salvini“, aggiungendo che “il governo pubblica una mappa che mostra la posizione di Open Arms in relazione ai porti più vicini e dimostra che è Lampedusa il porto più vicino”.
L’europarlamentare Forenza: “Salvati 60 migranti dicevano ‘No Libia’”
“Abbiamo assistito a una vera e propria operazione di salvataggio di 60 persone che erano a bordo di un gommone da parte di Open Arms. Appena li abbiamo visti, quando erano ancora sul barcone, ci hanno subito detto “No Libia, no Libia, no Libia” ha raccontato all’Ansa l’europarlamentare Forenza (Gue-Ngl), che con altri tre colleghi spagnoli è a bordo della Astral. Forenza sottolinea che i migranti “hanno ringraziato moltissimo l’equipaggio che li ha salvati. Le persone salvate sono a bordo della Open Arms. In questo momento – precisa l’eurodeputata – non abbiamo indicazioni sul porto di attracco. Le dichiarazioni pubbliche del governo italiano e di quello maltese ci fanno presumere che non potremo attraccare né in Italia né a Malta. Il salvataggio – precisa Forenza – è avvenuto a 33 miglia dalle coste libiche”. L’europarlamentare riferisce che i “migranti sono stati fe licissimi di essere stati soccorsi e accuditi con grande premura dall’equipaggio di Open Arms, e di non essere stati riportati in Libia. Anche l’equipaggio si è abbracciato subito dopo essere riuscito nell’operazione di salvataggio. Chiaramente adesso – sottolinea – c’è grande incertezza sulla destinazione, e quindi anche un pò di scoramento”.
Cronaca
Migranti, Open Arms accusa Italia e Libia: ‘Responsabili del naufragio di 100 persone’. Malta contro Salvini: ‘Basta bugie’
Oscar Camps, fondatore dell’organizzazione umanitaria, accusa i due paesi per le operazioni di soccorso di ieri. L'imbarcazione, dopo la chiusura dell'Italia, è diretta in Spagna. Salvini sostiene che il porto più vicino fosse Malta, ma il suo omologo de La Valletta lo smentisce e posta una mappa per dimostrare come fosse più vicina a Lampedusa: "Questi sono fatti, non opinioni"
“Benvenuti. È il capitano che parla. Siamo diretti in Spagna“. Con l’annuncio a bordo del comandante Marco Martinez finisce l’attesa per la nave della ong spagnola Open Arms, che attraccherà in Spagna dopo il no dell’Italia. L’imbarcazione ha salvato 59 migranti nel Mediterraneo: 50 uomini, cinque donne e quattro minorenni. E dalla Open Arms arriva l’accusa contro Italia e Libia per il naufragio di oltre cento persone, tra cui tre bambini, nel Mediterraneo. “Hanno prima chiuso i porti alla Open Arms anche per i rifornimenti – ha spiegato a Fanpage.it Riccardo Gatti di Proactiva e comandante dell’Astral, una delle due navi della ong catalana. “Poi Toninelli ha dichiarato che nemmeno l’Astral poteva sbarcare, per poi correggersi e riferirsi solo alla Open Arms. Ieri abbiamo ricevuto la richiesta di soccorso da parte di una barca con cento persone a bordo, ma l’MRCC italiano ci ha detto che i libici si sarebbero occupati del soccorso, poi abbiamo letto dei cento dispersi”.
La considerazione è amara: “Stanno togliendo di mezzo operativi di soccorso esperti come noi, che da anni salviamo le persone in mare. Nelle ultime due settimane, ci sono stati tantissimi naufragi ma non se ne parla perché siamo coperti da queste grida contro le Ong”. E anche Javi Lopez, uno dei quattro europarlamentari a bordo di Astral, posta un un video in cui Oscar Camps, fondatore dell’organizzazione umanitaria, accusa i due paesi per le operazioni di soccorso di ieri: “Open Arms avrebbe potuto salvarli – scrive su Twitter – ma è stata ignorata dalle autorità libiche e italiane”. Dal Viminale, secondo l’Ansa, non si esclude la possibilità, “in assenza di esigenze emergenziali”, di soddisfare in mare le necessità di rifornimento della Open Arms. L’accesso ai porti italiani sarbbe stato vietato per le precedenti vicende giudiziarie in cui è stata coinvolta la nave delle Ong, le manifestazioni che si sono verificate in occasione di precedenti approdi in Italia dell’imbarcazione e il rischio che l’attracco possa provocare proteste e rischi per la sicurezza.
Gatti, postato dall’europarlamentare Eleonora Forenza su Fb, aggiunge: “Abbiamo sentito un messaggio radio tra un aereo militare e i guardacosta libici riguardo ad una imbarcazione da soccorrere, però nessuno ci ha dato un’indicazione ufficiale – ha detto Gatti – Dopo circa un’ora e mezza è arrivato un messaggio di testo sui dispositivi di bordo da parte della radio di Malta, un messaggio riguardante un’imbarcazione con circa 100 persone a bordo e pensiamo sia la stessa. Abbiamo chiamato Roma chiedendo se c’era bisogno che andassimo a soccorrere e ci hanno detto che era già stata intercettata da una motovedetta della guardia costiera libica. Di lì a poco abbiamo saputo di morti e dispersi”.
In più in un tweet del giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura, Gatti specifica di avere ricevuto una richiesta da parte della Guardia costiera libica si effettuare un soccorso. Un inedito rispetto a quello che fino ad oggi è successo.
Malta attacca Salvini – Sulla Open Arms si è scatenato anche lo scontro a distanza tra Salvini e il suo omologo maltese Michael Farrugia. Il responsabile del Viminale, che ieri ha vietato l’attracco alla nave poi formalizzato dal ministro delle Infrastrutture Toninelli, questa mattina ha scritto che l’imbarcazione si trovava “in acque Sar della Libia, porto più vicino Malta, associazione e bandiera della Spagna: si scordino di arrivare in un porto italiano. Stop alla mafia del traffico di esseri umani: meno persone partono, meno persone muoiono”.
Ma a smentire Salvini è intervenuto il suo omologo maltese Michael Farrugia, che su twitter ha scritto: “La prego, smetta di dare notizie false per cercare di coinvolgere Malta in una disputa senza una ragione valida”. Nello stesso tweet Farrugia ha anche pubblicato “una mappa” che mostra come la nave della ong sia più vicina a Lampedusa, “perché tutti vedano: questi sono fatti, non opinioni”. Il portavoce del governo di La Valletta rilancia il tweet e scrive “Basta con le bugie Matteo Salvini“, aggiungendo che “il governo pubblica una mappa che mostra la posizione di Open Arms in relazione ai porti più vicini e dimostra che è Lampedusa il porto più vicino”.
L’europarlamentare Forenza: “Salvati 60 migranti dicevano ‘No Libia’”
“Abbiamo assistito a una vera e propria operazione di salvataggio di 60 persone che erano a bordo di un gommone da parte di Open Arms. Appena li abbiamo visti, quando erano ancora sul barcone, ci hanno subito detto “No Libia, no Libia, no Libia” ha raccontato all’Ansa l’europarlamentare Forenza (Gue-Ngl), che con altri tre colleghi spagnoli è a bordo della Astral. Forenza sottolinea che i migranti “hanno ringraziato moltissimo l’equipaggio che li ha salvati. Le persone salvate sono a bordo della Open Arms. In questo momento – precisa l’eurodeputata – non abbiamo indicazioni sul porto di attracco. Le dichiarazioni pubbliche del governo italiano e di quello maltese ci fanno presumere che non potremo attraccare né in Italia né a Malta. Il salvataggio – precisa Forenza – è avvenuto a 33 miglia dalle coste libiche”. L’europarlamentare riferisce che i “migranti sono stati fe licissimi di essere stati soccorsi e accuditi con grande premura dall’equipaggio di Open Arms, e di non essere stati riportati in Libia. Anche l’equipaggio si è abbracciato subito dopo essere riuscito nell’operazione di salvataggio. Chiaramente adesso – sottolinea – c’è grande incertezza sulla destinazione, e quindi anche un pò di scoramento”.
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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Lo scontro tra i ministri Lollobrigida e Piantedosi sulla vicenda Bari conferma l’arroganza e lo scarso senso dello Stato di questa destra. Un esponente come Lollobrigida avrebbe preteso, fuori da ogni regola e ignorando il lavoro della Commissione di accesso, di imporre al Ministro dell’Interno lo scioglimento del Comune di Bari. Fin dall’inizio la destra si è comportata in questo modo, ma tutto ha dimostrato l’infondatezza di queste accuse e manovre, il lavoro importante contro le mafie svolto da sindaco De Caro e presidente Emiliano. Non può essere che un ministro come Lollobrigida si comporti in questo modo. Chiameremo il Governo a risponderne”. Così il capogruppo Pd in commissione Antimafia Walter Verini.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Il sottosegretario alla giustizia Delmastro, condannato a otto mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio e un anno di interdizione dai pubblici uffici, ha dichiarato di non volersi dimettere. È senza vergogna. Se ne vada e lo faccia il prima possibile. Le istituzioni sono una cosa seria, non la proprietà privata di qualcuno”. Così sui social Antonio Misiani della segreteria del Partito Democratico.
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - I carabinieri hanno raccolto tutte le dichiarazioni rese dagli staff e direttamente dagli imprenditori contattati dal gruppo di truffatori che usando il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto hanno tentato raggiri milionari. La banda ha contattato almeno una decina delle famiglie più note e ricche in Italia, tra cui Massimo Moratti (l'unica vittima che ha denunciato il raggiro subito), Marco Tronchetti Provera, esponenti delle famiglie Beretta, Del Vecchio, Caprotti e Della Valle, lo stilista Giorgio Armani.
Una volta sentiti dai militari non tutte le persone che hanno risposto alle telefonate del finto ministro o del sedicente generale hanno deciso di sporgere denuncia. La procura di Milano che indaga sulle truffe sta proseguendo il lavoro sul fronte internazionale, per capire i movimenti bancari del denaro recuperato, mentre restano due gli indagati stranieri per associazione per delinquere finalizzata.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Delmastro è sottosegretario alla Giustizia, la sua condanna è grave già solo per questo. In più questa condanna arriva perché ha usato i suoi attuali poteri di sottosegretario per manganellare l'opposizione in Parlamento rivelando informazioni che non potevano essere rivelate. C'è un evidente e gigantesco problema politico. Non può restare al suo posto, è inaccettabile". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo a Metropolis.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Senza disciplina. Senza onore. Doveva dimettersi ben prima, a prescindere dalla condanna. Ogni minuto di permanenza in carica di Delmastro è un insulto alle istituzioni”. Così sui social Peppe Provenzano della segreteria del Partito Democratico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, in separate udienze, per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: S.E. Vladimir Karapetyan, Repubblica di Armenia; S.E. Roberto Balzaretti, Confederazione Svizzera; S.E. Francella Maureen Strickland, Stato Indipendente di Samoa; S.E. Amb. Matthew Wilson, Barbados; S.E. Augusto Artur António da Silva, Repubblica della Guinea Bissau; S.E. Noah Touray, Repubblica del Gambia; S.E. Richard Brown, Giamaica. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Si legge in una nota del Quirinale.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Shame". Ovvero, 'vergogna'. E' il commento via social di Enrico Letta al post di Donald Trump in cui ha insultato Volodomyr Zelensky.