Uno dei tre ha tirato fuori una pistola - non si sa se vera o giocattolo - e, dopo averla puntata al collo di un dipendente - ha fatto aprire le teche: sono stati così depredati 17 orologi i quali hanno un valore che potrebbe arrivare a un milione e 300 mila euro
Sembravano turisti, ma appena sono riusciti a entrare nell’orologeria Audemars Piguet di via Monte Napoleone, nel quadrilatero della moda di Milano, tre uomini si sono rivelati rapinatori. Uno dei tre ha tirato fuori una pistola – non si sa se vera o giocattolo – e, dopo averla puntata al collo di un dipendente – ha fatto aprire le teceh: sono stati così depredati 17 orologi i quali hanno un valore che potrebbe arrivare a un milione e 300 mila euro. I malviventi, pare con accento dell’est Europa, si sono velocemente allontanati tra i numerosi turisti senza seminare eccessivo panico per raggiungere tre biciclette che avevano parcheggiato in una via vicina e far perdere, per ora, le proprie tracce.
Sembra che le telecamere di videosorveglianza li abbiano ripresi fino a Piazza San Babila, ma gli investigatori sperano di ottenere elementi ancor più significativi anche da quelle interne all’orologeria e dalle tracce biologiche che ha lasciato il terzetto. Il modus operandi fa pensare agli agenti della Mobile che si tratti di persone che gravitano intorno a gente già conosciuta per colpi eseguiti con modalità simili, anche se talvolta più violente, ai danni di altre gioiellerie della zona. Una delle ultime quella ai danni dei fratelli Eleuteri, in via Sant’Andrea, poco distante da Audemars Piguet. Immagini delle telecamere e impronte digitali, incrociate con i dati dell’Interpol, portarono nel tempo alla cattura di tutta la banda entrata in azione circa due anni fa. In quel caso i componenti della banda erano serbi.