Il premier Conte “ha fatto un buon lavoro” e ora l’Italia “ha un peso maggiore in Europa“. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini difende l’operato del suo presidente del Consiglio al vertice di Bruxelles e riporta il discorso sui migranti alle questioni di casa: “Questo mese scarso di attività del governo ha aperto ben più di una porta in Europa”, dice il leader della Lega intervistato dal Corriere della Sera. E nonostante il summit abbia visto uscire vincitori i paesi del patto di Visegrad più che quelli di primo sbarco come l’Italia, Salvini mette l’accendo sulla decisione in merito alla battaglia da lui condotta nelle ultime settimane: “Abbiamo messo nero su bianco che quello delle ong è un discorso chiuso: non sono più legittimate”. Ma sulla mancata riforma del trattato di Dublino, ammette: “È vero, era un obiettivo”.
Il riferimento è alla revisione del protocollo che al momento prevede che sia il paese in cui i migranti fanno il loro ingresso a occuparsi dell’esame della domanda d’asilo. Il principio uscito dal lungo vertice Ue è che la riforma di questo trattato può avvenire solo all’unanimità, scenario quasi impossibile visto l’avversità dei paesi dell’Est europa. Salvini rivendica però di aver fatto passare a Bruxelles la linea dura sulle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo: “Il fatto di avere messo nero su bianco che chi viene salvato nelle acque maltesi o italiane non necessariamente finirà in Italia è un qualcosa che ci aiuterà non poco”, dice con riferimento alle vicende delle navi Aquarius e Lifeline, per le quali l’Italia ha negato l’approdo e finite rispettivamente in Spagna e a Malta.
Secondo il titolare del Viminale, a Bruxelles “si è sancito che nessuno deve interferire con il lavoro della Guardia costiera libica. E infatti Malta chiude e l’Italia ha già chiuso i suoi porti. Anzi – continua il ministro – abbiamo chiuso per gli attracchi di queste navi anche quando non portano migranti. Le navi straniere finanziate in maniera occulta da potenze straniere in Italia non toccheranno più terra”.
Salvini è tornato ancora una volta a toccare il tasto della polemica con il presidente francese Emmanuel Macron: “È lui che continua a provocare. Lui è quello buono, io il cattivo. Strano, visto che lui è quello che ha blindato Ventimiglia persino per i lavoratori italiani e ha accolto 600 migranti sui 9.000 che avrebbe dovuto. Lo fa perché in patria è già ai minimi storici”. Il ministro dell’Interno ha poi annunciato la sua presenza al primo summit con gli omologhi europei del 12 luglio a Innsbruck: “Vedremo di ampliare ulteriormente il nostro peso e le nostre alleanze. Se ti rispettano, ti ascoltano. Se no, ti ignorano. Come dimostrano tutte le direttive di questi anni, dannosissime per l’Italia”, ha detto Salvini.