Dopo un mese assicura “abbiamo fatto più noi di altri governi”. Si dice “pronto a ignorare uno zero virgola dell’Europa”. Ribadisce la posizione su ong e migranti, precisando che “sui porti decide il ministro degli Interni”. Segue l’impegno a liberare l’Italia dalla criminalità e dalla Fornero. Così Matteo Salvini al primo happening della Lega al governo dal palco di Pontida, alla 28sima edizione del tradizionale raduno e a un mese esatto dal giuramento. “Governeremo 30 anni”, dice,promettendo “un patto d’onore e d’amore con voi per i prossimi mesi”.
Assicura che i rapporti coi Cinque Stelle sono ottimi (“dirigenti onesti, stanno cercando di dividerci ma non ci riusciranno”). Parla di una Lega che ha cuore, che non deve far paura perché “è fatta di gente per bene”. Il raduno di Pontida si svolge senza i fondatori. Umberto Bossi e Roberto Maroni hanno dato forfait ma il segretario li ha citati dal palco comunque, ringraziandoli. La Lega, insiste Salvini, non è un partito della paura e dell’odio. “La vita è troppo breve, lasciamo che siano gli altri ad odiare e rosicare e ad esaurire le scorte di Maalox. Noi abbiamo tempo solo per costruire”.
Migranti: “M5S onesti, ma sui porti decido io”
Diretto il messaggio agli alleati di governo dopo le prese di distanza sulla questione ong e porti di figure di spicco dei Cinquestelle, come Roberto Fico, presidente della Camera: “In questi mesi di prima conoscenza e lavoro ho trovato i ministri e i dirigenti 5 stelle persone oneste, coerenti e con la voglia di cambiare il paese. Certo, se i porti si chiudono o si aprono lo decide il ministro dell’Interno”. E ancora: “Alcuni sciacalli sono arrivati a dire che la tragedia avvenuta l’altro giorno nel Mar Mediterraneo, a tre miglia dalle coste libiche, è colpa nostra. Ma io vorrei dire che ormai gli scafisti hanno capito che l’aria sta cambiando. Erano stati abituati ad arricchirsi di fronte a morte sicura migliaia di migliaia di bimbi e ragazzi perché tanto c’era sempre qualcuno disposto ad aiutarli nel loro mestiere di scafisti”. “Oggi -prosegue Salvini- le autorità libiche sono rientrate democraticamente nel pieno controllo del loro territorio e per questo voglio ringraziare gli uomini della guardia costiera libica che, nel silenzio di giornali e tv, hanno soccorso piu di mille disperati che stavano rischiando di annegare riportandoli sul territorio libico. Ringrazio queste persone -sottolinea- che stanno portando via la pagnotta ai mafiosi del business dell’immigrazione”.
“Europa dei popoli”
Parla della difesa dei confini, di cambiare l’Europa, dar voce “ai popoli stroncati da chi dava solo voce a multinazionali, burocrazia, schiacciando giovani e i pensionati”. Ed ecco l’impegno: “Vi do la mia parola d’onore che se per dare lavoro ai nostri figli dovrò ignorare uno zero virgola imposto dall’Europa lo farò”. E ancora: “Un popolo così cambia la storia. Far cadere il muro di Berlino era impensabile e noi faremo cadere il muro di Bruxelles”. Rinnova l’impegno a cancellare la Fornero come” legge ingiusta, disumana e sbagliata. Così come le tasse da abbassare assolutamente”. “Non è la Lega che è cambiata, è il mondo che è cambiato. Da soli non andavamo da nessuna parte. Per vincere occorreva unire l’Italia, come occorrerà unire l’Europa. E io penso a una Lega delle Leghe d’Europa che mette insieme tutti i movimenti liberi e sovrani, che vogliono difendere la propria gente e i propri confini”.
La giustizia, mafie e sconti di pena
Parlando di giustizia, ha dichiarato: “Mi impegno a cancellare gli sconti di pena per assassini e stupratori. Non dovrà esistere nessuna pietà. Rieducare uno che ha violentato una bambina o un bambino è lontano dal mio modo di vivere”. Come per i trafficanti di esseri umani, «da Pontida anche per i mafiosi e i camorristi arriva l’avviso: è finita la pacchia. Via dalla Sicilia e dalla Lombardia», ha aggiunto, parlando del suo appoggio all’antimafia, diversa da quella di chi fa milioni con «l’antimafia delle parole». Gli esempi di antimafia da sostenere che ha citato sono fra gli altri Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rocco Chinnici.
Gay e famiglia
“Non siamo qui per portare via diritti a nessuno. Ognuno a casa sua fa quello che vuole ma io difendo i bimbi che hanno il diritto di avere una mamma e un papà e le donne che non sono uteri in affitto”. E e poi: “Mi fa schifo il solo pensiero dell’utero in affitto”. Il tema dei migranti torna ciclicamente nel discorso. Salvini ha definito “sciacalli” quelli che imputano i recenti morti nel Mediterraneo alla linea del Governo italiano sull’immigrazione. E ringrazia la guardia costiera della Libia che “nel silenzio dei media ha soccorso più di mille disperati che stavano rischiando di annegare e li hanno riportati in Libia”. Poi assicurando la salute dell’alleanza coi Cinque Stelle, dopo le frizioni degli ultimi giorni su porti e gay, precisa: “Se i porti si aprono e chiudono lo dice il ministro dell’Interno”. Non manca una stoccata ai giornalisti “rosiconi e menagramo che criticano il suo partito o lo hanno dato in passato per morto: “Lunga vita umana e professionale ai Gad Lerner, agli Eugenio Scalfari e ai Michele Santoro”.
“Via la Fornero”
Salvini ha quindi rinnovato l’impegno ad abolire la legge Fornero “come legge ingiusta, disumana e profondamente sbagliata. La cancelleremo smontandola pezzo per pezzo mettendo subito quota cento”.