"È una bella storia quella di Pedro, questo nostro giovanissimo collezionista brasiliano, anche se un po’ triste perché parla di povertà" ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia della Panini. "Ci ha però colpiti di più l’aspetto creativo: questo ragazzino si è inventato un qualcosa per inseguire il suo sogno. Abbiamo così deciso di dargli in premio una raccolta completa"
Ce l’ho. Ce l’ho. Ce l’ho. Di solito succedeva così, poi ne mancava sempre una. Bustine strappate, mezzi busti di uomini con magliette colorate incollate storte e fuori dai bordi o precisissime, doppioni scambiati o regalati e pezzi così rari da diventare quasi leggendari. La costante comune nell’infanzia di tantissimi bambini è stato l’album delle figurine Panini. Per tantissimi ma non per il piccolo Pedro, un bambino brasiliano di 8 anni. Pedro vive a Bauru, un comune nello stato di San Paolo, ma la sua famiglia non ha molti soldi e non gode di buone condizioni economiche. Quando la vita è sopravvivenza non esistono spese extra, ma esclusivamente le priorità. E per la famiglia di Pedro l’album Panini del Mondiale di Russia 2018 non era tra queste.
A scuola o per strada, Pedro era costretto a guardare le facce di Cristiano Ronaldo, Messi, Mbappé e Neymar riempire le mani e gli album dei suoi amici. Ma come i grandi campioni sul rettangolo verde si inventano soluzioni geniali per fare gol, così ha fatto il piccolo grande Pedro. Ha preso carta e colori e si è creato le sue figurine del mondiale. Ne ha disegnate 126 sulle 682 che prevede l’album. Quando sono davanti alla porta, Messi e Neymar non fanno gol come fanno tutti gli altri. E nemmeno Pedro. Le sue figurine infatti sono assolutamente uniche e speciali, il piccolo ha lasciato che la fantasia guidasse il suo pastello e ha reinterpretato e ridisegnato gli stemmi delle nazionali e le grafiche. Un lavoro certosino insomma. Anzi no, un gioco divertente e geniale che dimostra cosa succede quando la creatività prende per mano la passione.
Come nei grandi match, anche Pedro è stato ripreso all’opera e gli scatti che lo ritraevano colori in mano sono finite online, su Twitter. E il microfono di chi spesso non ha voce ha fatto il suo dovere. Le immagini sono giunte fino alla stessa Panini che, sempre su Twitter, ha fatto una promessa al piccolo Pedro: «Contattaci, abbiamo una sorpresa per te». Sembra di sentirlo: lo stadio esulta, 80mila persone urlano il suo nome. Pedro ha fatto gol. Ha incantato tutti, anche la modenese Panini che ha deciso di premiarlo regalandogli il tanto agognato album dei Mondiali 2018. «È una bella storia quella di Pedro, questo nostro giovanissimo collezionista brasiliano, anche se un po’ triste perché parla di povertà» ha dichiarato Antonio Allegra, direttore Mercato Italia della Panini. «Ci ha però colpiti di più l’aspetto creativo: questo ragazzino si è inventato un qualcosa per inseguire il suo sogno. Abbiamo così deciso di dargli in premio una raccolta completa sui Mondiali in Russia. Quindi avrà tutte le figurine “vere” da collezionare. Anche se, avendo visto i suoi bei disegni, per certi versi siamo noi della Panini che vorremmo una copia della sua speciale collezione! Questa vicenda conferma che, in Italia e in tutto il mondo, le figurine continuano a suscitare un grande fascino in grandi e piccini. Crediamo che sia per l’insieme delle sensazioni: avere una bustina chiusa in mano, scoprire aprendola se si ha vinto o si ha perso, trovare il giocatore mancante e poi inserirlo in questo piccolo scrigno delle meraviglie che è l’album, oppure portarlo sempre con sé. Questa è la magia delle figurine”. Anche lo stadio di Bauru sta esultando. Si trova ad un tiro di schioppo da dove vive Pedro. Lì tanti anni fa esordì Pelè. Quel Pelè. Sogni, calcio, genialità e magia a Bauru sono di casa.