In molti credevano che non fosse possibile che a questa storia si potesse scrive la parola fine aggiungendo un sorriso. E invece sì: sono stati trovati vivi e in buone condizioni i 12 ragazzi dispersi con il loro allenatore in una grotta thailandese dal 23 giugno. Lo ha appena annunciato Narongsak Osatanakorn, il governatore della provincia di Chiang Rai, che dirige le operazioni di soccorso. Il gruppo di ragazzi è stato trovato a 400 metri dalla cavità di “Pattaya Beach”, rimasta asciutta durante le inondazioni, e apparentemente non si sono mossi da lì per per tutta la durata della loro scomparsa. I soccorritori avevano da giorni identificato l’area come l’unica possibile via di salvezza per i dispersi, di cui non si avevano notizia da ormai nove giorni. Ci vorranno alcune ore per imbastire le operazioni di recupero e riportare i 13 dispersi all’esterno della grotta, ha aggiunto il governatore della provincia di Chiang Rai, che dirige le operazioni di soccorsi, ma a questo punto l’unica cosa che conta è riportare i ragazzi alle loro famiglie.

La speranza era aumentata nelle ultime ore. Tanto che le operazioni di soccorso sono state mandate in diretta televisiva e dovunque in Thailandia si pregava per loro. Tutta il paese ha seguito apprensione la sorte dei 12 studenti e del loro allenatore da 9 giorni all’interno di una grotta allagata. I sommozzatori sono riusciti ad avvicinarsi all’insenatura sotterranea, dove si trovavano i ragazzi.

Questa mattina, nella scuola di Mae Sai Prasitsart, nel nord del Paese, frequentata da sei dei giovani calciatori, insegnanti e ragazzi hanno iniziato la giornata con una preghiera nel cortile, vicino al tempietto buddista della scuola. “Io, studente della scuola Mae Sai Prasitsar, prego per il ritorno dei 13 sani e salvi”, hanno recitato come ormai ogni mattina ad alta voce 3mila studenti e i loro 200 professori, guidati nella preghiera da un insegnante. I ragazzi, di età compresa tra gli 11 e i 16 anni, e il loro allenatore si erano avventurati nella grotta di Tham Luang dal 23 giugno scorso, al termine di un allenamento di calcio. Ma sono stati bloccati dalle forti piogge monsoniche.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Migranti, l’Unione Europea: “Non li rimandiamo in Libia, situazione inumana”

next
Articolo Successivo

Migranti, Unhcr: “Naufragio al largo della Libia. 276 persone riportate a Tripoli, 114 ancora disperse in mare”

next