Il trend negativo della prima parte dell'anno si è confermato a giugno, mese in cui si è perso il 7,3% delle immatricolazioni portando il calo dei primi sei mesi 2018 all'1,45%. L'utilitaria torinese è la vettura più venduta ma Fiat ha perso complessivamente il 19% (e Lancia il 27%). Bene Jeep e Alfa Romeo, così come i marchi del gruppo PSA e di quello Jaguar-Land Rover. In flessione Renault, Ford, Daimler, Bmw, Nissan e Hyundai, così come le vendite di auto diesel: -6,3%. Crescono le auto a benzina, ibride e a metano
Giro di boa per il mercato italiano dell’auto: i dati di vendita del primo semestre 2018 parlano di una flessione dell’1,45%, con 1.120.829 veicoli immatricolati. Al dato negativo contribuisce anche il mese di giugno appena concluso, in cui si sono state registrate 174.702 veicoli, in calo del 7,25% rispetto al corrispondente periodo del 2017.
Secondo Michele Crisci, presidente dell’Unrae (Associazione delle Case automobilistiche estere), “il rallentamento del mercato è figlio anche del clima di incertezza che si sta determinando sulla clientela potenziale, alimentato dalle evitabili anticipazioni sulle decisioni che verranno prese in futuro sulla mobilità”. Inoltre, per Crisci esiste la necessità di “stabilire un dialogo con i decisori nazionali e locali, perché si lascino supportare nel delicato processo decisionale che tenga conto della necessaria coesistenza tra sostenibilità ambientale ed economica delle persone potenzialmente interessate alla sostituzione di una vettura obsoleta e tutela dei posti di lavoro di quanti sono coinvolti nelle trasformazioni in atto”.
Nei primi 6 mesi del 2018 il gruppo FCA ha venduto poco meno di 305 mila auto, contro le 335 mila dello stesso periodo 2017, in calo del 9%: complice le flessioni di Fiat (da 247 mila a 200 mila unità, in discesa del 19%) e di Lancia (da 37 mila a 27 mila unità, pari al -27%). Vola Jeep, passata da 24 mila a 48 mila auto (+100%) e fa bene Alfa Romeo che, nonostante un giugno negativo, nel computo semestrale fa segnare un +8%, con oltre 27 mila immatricolazioni.
Crescono i francesi di PSA: Peugeot viaggia su un +8% con 63 mila immatricolazioni, mentre Citroen è al +12% con 50 mila. Grazie all’acquisizione del marchio Opel, con 170 mila immatricolazioni PSA è il primo gruppo automobilistico straniero in Italia. Segue a ruota il gruppo Volkswagen a 162 mila unità: la corrazzata tedesca fa segnare immatricolazioni in salita del 13%, con tutti i suoi marchi in sensibile crescita.
Male Renault, in flessione del 2,5% a 108 mila immatricolazioni complessive e ancora peggio Ford a -3,3% e 77 mila unità registrate. Sostanzialmente stabile gruppo Toyota (50 mila unità e un +1%), e in frenata gruppo Daimler (-5% e 50 mila unità) e gruppo BMW (-5,2% e 44 mila auto). Fanno male anche Nissan (-5% e 34 mila unità) e Hyundai (-7% e 29 mila auto). Stabile Kia a 27 mila unità. Molto bene gruppo Jaguar-Land Rover: +16% e 16 mila pezzi).
Fra i modelli più venduti nel primo semestre 2018 ci sono Fiat Panda (67 mila unità), Fiat 500X (30 mila), Renault Clio (29 mila), Fiat Tipo (28 mila), Lancia Ypsilon (27 mila), Fiat 500 (26 mila), Ford Fiesta (25 mila), Citroen C3 (25 mila), Volkswagen Polo (24 mila) e Jeep Renegade (24 mila). Sul fronte delle alimentazioni, è in pensate flessione il diesel: nei primi 6 mesi del 2018 è calato del 6,3%, passando da 649 mila a 608 mila auto. La quota di mercato del gasolio è scesa dal 59% al 53%.
Meglio la benzina, in crescita dell’1,7% (377 mila unità registrate) con una quota di mercato che passa dal 30 al 33%. Male il gpl (-4,7% e 69 mila auto), mentre crescono molto le ibride: nei primi 6 mesi del 2018 hanno fatto segnare un +31% con oltre 44 mila unità vendute, passando da una quota di mercato del 3,3% al 4,5%. Bene anche il metano: +60% e 26 mila pezzi. In calo le vendite ai privati (-5% e 605 mila unità) e in salita quelle dei noleggi (+6% e 298 mila pezzi); stabili quelle delle società: -0,2% e 224 mila immatricolazioni.