“Nessun singolo paese può affrontare tutte le sfide importanti che abbiamo di fronte in questo momento storico: le migrazioni, come la sicurezza, l’ambiente, le crisi finanziarie“. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del colloquio con il presidente lettone Raimonds Vejonis, nella prima tappa di un giro di visite ufficiali nei Paesi baltici. Il capo dello Stato ha spiegato che con Vejonis si è parlato di Ue e di Nato (di cui la Lettonia fa parte). “Tutti i problemi – aggiunge il presidente – richiamano a una solidarietà intensa. L’Unione europea deve trovare un ulteriore slancio nella solidarietà e nella sua politica comune”.
Per quanto riguarda la Nato, Mattarella spiega che la sicurezza che “garantisce è una sicurezza comune che abbiamo l’esigenza di assicurare vicendevolmente. La sicurezza di ciascun Paese dell’Unione e dell’Alleanza è sicurezza anche degli altri Paesi perciò l’Italia partecipa con convinzione e intensamente alla collaborazione. Abbiamo confermato con il ministro Moavero l’impegno nella Nato per la sicurezza non di un singolo Stato ma la sicurezza comune” e d’altra parte “l’appartenenza a Ue e Nato contrassegna la politica estera italiana” aggiunge Mattarella. “In questa condizione che il mondo presenta occorre rinvigorire il più possibile i rapporti di solidarietà nell’Ue e nella Nato”, L’importanza della Nato riguarda, sottolinea il capo dello Stato, riguarda in particolare “le frontiere orientali e del Mediterraneo”, quindi la Russia e il Nord Africa. Per il presidente della Repubblica, tuttavia, bisogna anche “rilanciare” il rapporto “transatlantico”, “mantenendolo saldo e rinvigorirlo il più possibile. Il vertice Nato sarà l’occasione per questo adempimento. La collaborazione transatlantica è un punto fondamentale di politica estera e collaborazione internazionale e la partecipazione contrassegna la politica estera italiana”.