Ad aprile si è sposato con il suo compagno a Gran Canaria. Ma Giuliano Costalunga è un prete che non ha mai presentato domanda ufficiale per uscire dal clero. Il marito di don Giuliano si chiama Pablo ed è un collaboratore conosciuto durante gli anni di sacerdozio. “È ancora prete – conferma il vescovo di Verona Giuseppe Zenti – è una vicenda molto triste per la nostra chiesa. Un mio predecessore aveva impedito la sua ordinazione forse perchè aveva capito che non era la scelta giusta, ma lui è andato a farsi ordinare sacerdote a Rieti. Di sicuro la sua è una vicenda personale difficilissima e tristissima. Non ha chiesto di essere sollevato dal ministero ed è quindi ancora un prete: se non lo farà a breve, ci muoveremo d’ufficio”. Zenti ha confermato che il sacerdote non ha ancora chiesto la dispensa, e ha annunciato che farà visita alla sua parrocchia giovedì sera. Una ricostruzione smentita dall’avvocato di Costalunga, Alex Dal Cero: “La scelta di unirsi in matrimonio è stata maturata dal signor Costalunga quale libero cittadino”, dice, e “solo dopo aver comunicato formalmente la scelta di voler perdere lo stato clericale”. Il legale parla di una raccomandata inviata a febbraio: per Dal Cero “non corrispondono al vero, quindi, le affermazioni riferibili a Sua Eccellenza”.
Don Giuliano fino a due anni fa è stato parroco di Selva di Progno, un paesino dei monti Lessini in provincia di Verona. Secondo quanto raccontano i giornali locali la sua presenza non era gradita a tutta la popolazione e circolavano diverse lettere diffamatorie sul suo conto. Una parte dei fedeli, invece, aveva sostenuto il parroco. Sulla storia che l’ha visto protagonista Costalunga ha dichiarato di aver potuto finalmente veder realizzato un proprio sogno dopo dieci lunghi anni d’attesa.