“Decreto di dignità? Le intenzioni sono giuste. Mi pare che si voglia camminare in una direzione che si può largamente condividere”. Così, ai microfoni di “Ho scelto Cusano”, su Radio Cusano Campus, l’europarlamentare di Liberi e Uguali, Sergio Cofferati, commenta il decreto di dignità. “Certo, i contenuti sono ancora modesti” – continua – “ci sono delle contraddizioni che dovrebbero essere risolte, ma la direzione di marcia è giusta., inclusa la parte fuori del decreto, quella sulla tutela dei riders. Manca la definizione della subordinazione, ma l’idea di avere un contratto nazionale per questi lavoratori mi sembra giusta. Per quanto riguarda le misure del decreto dignità, ci sono delle novità che andranno discusse in Parlamento, corrette, arricchite, ma è bene che siano sul tavolo, che siano oggetto di discussione”. E aggiunge: “Credo che disincentivare l’uso dei contratti a termine sia giusto. Il lavoro nero si contrasta con le leggi. Non c’è automatismo tra l’una e l’altra cosa. Bisogna far crescere il lavoro stabile, attraverso una politica economica espansiva, che dia garanzie e certezza alle imprese di poter produrre. Senza la cancellazione del fiscal compact difficilmente si potrà adottare una politica espansiva. Però intanto” – prosegue – “disincentivare il lavoro a termine è corretto e si può fare anche con forme più consistenti di quelle che sono state messe in campo. Questo può preoccupare le imprese che hanno lucrato vantaggi nell’utilizzo indiscriminato e senza controlli di uno strumento introdotto da quella brutta legge che è il Jobs Act”. L’ex segretario della Cgil si pronuncia sul mancato accordo di governo tra M5s e Pd: “Ho sempre pensato che il Pd avrebbe fatto bene ad avviare un confronto esplicito e trasparente col M5s sulla possibilità di dar vita ad un governo partendo dai contenuti più delicati. Questi primi provvedimenti del M5s sono un primo passo verso una direzione corretta, ma aprono una contraddizione vistosa con la destra politica della quale Salvini fa parte, a cominciare da Forza Italia. Dall’altra parte” – continua – “la politica di Salvini è terribile, sull’immigrazione ha tratti regressivi che mettono paura. Non so quanto Salvini possa essere disponibile ad una politica sul lavoro che abbia elementi legati al rispetto di diritti che sono stati messi in discussione, così come non so quanto Di Maio possa continuare ad accettare in silenzio le pessime cose che Salvini predica e cerca di fare. Questi nodi verranno al pettine a breve”. E chiosa: “Migranti? La precarizzazione riguarda tutti, in alcuni settori è evidente che c’è una presenza rilevante di lavoratori stranieri. La migrazione di carattere economico dura da tanti anni e ha dato vantaggi rilevanti al sistema economico italiano”