Roberto Cavalli ne dice quattro a Dolce e Gabbana. Sembra la trama in breve di una specie di Armageddon della moda invece è quanto accaduto ieri sui social. Lo stilista fiorentino, infatti, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: “La vostra fantasia è copiare! Marta Marzotto mi aveva insegnato: diventa famoso te ne accorgerai dopo che ti sei pisciato addosso e gli altri diranno che hai sudato”, ha scritto nel primo di una serie di post dedicati agli stilisti siciliani.
E ancora, rispondendo a un commento: “Abitavano nel mio stesso palazzo, ho sempre cercato di incontrare il loro sguardo, mi hanno sempre evitato. Lo so che sono più bravi di me! Li ammiro, ma l’educazione è importante per farsi ammirare! La stampa li adula! L’hanno sempre pensata come me, spesso peggio. Non serbo rancori, sono nato per strada, l’educazione l’ho imparata da solo. Non ho mai avuto un maestro, sono orfano. Forse se fossi nato a Milano con soldi e studio, sarei come loro”. Insomma, un racconto che non fa fare certo bella figura a Domenico Dolce e Stefano Gabbana: “Adesso lo posso dire: persone scontrose e asociali come voi non le ho mai incontrate! Il successo non vi permette di essere cafoni! E l’educazione?”.