Un progetto monumentale del grande artista brasiliano Ernesto Neto. Quattro anni di lavoro, migliaia di metri di nastri di tessuto di cotone, tinti artigianalmente con pigmenti naturali, assemblati come in un gigantesco lavoro di uncinetto dove hanno lavorato decine di artigiani. Location: la stazione centrale di Zurigo, dove si stima passino 140.000 persone al giorno, il che significa che in un mese l’opera sarà stata vista da oltre cinque milioni di persone.
Il giallo rappresenta la luce, il marrone la terra, il verde la vegetazione.
Il lavoro intende invitare più gente possibile a porre attenzione sulla sacralità delle piante, della foresta amazzonica, dei boschi e delle foreste in generale e delle culture che in questi posti ci abitano, come gli indios Huni Kuin, Yawanawà e Tukano del Brasile, presenti con alcune delegazioni, insieme ai Guardiani della Foresta di Rio, all’inaugurazione e ai lavori successivi. Assemblee, conferenze, gruppi di lavoro che includono indigeni, artisti, giornalisti, scrittori, antropologi, agronomi, ecologisti, attivisti per l’ambiente e i diritti umani.
Il progetto, sostenuto dalla Fondation Beyeler, ha impiegato più di diecimila metri di tessuto in cotone, annodati interamente a mano da 27 persone. L’opera, alta 20 metri e occupante una superficie di più di mille metri quadrati, è stata istallata senza usare un solo chiodo, ma con contrappesi che utilizzano in totale 420 chili di spezie tra curcuma, chiodi di garofano, cumino e pepe nero e 840 chili di terra.
L’effetto generale è impressionante. Alcune delle assemblee si tengono all’interno dell’opera, aperta al pubblico dalle 6 del mattino a mezzanotte. Nell’arco del mese di luglio ospiterà un nutrito programma artistico e culturale, con musicisti e diverse performance di arti varie.
Il lavoro di Neto è straordinario. Artista affermato, più volte presente alla Biennale di Venezia e nelle più importanti rassegne mondiali, da diversi anni collabora con gli Huni Kuin dell’Amazzonia e con altri popoli indigeni del Brasile. Sta facendo un lavoro di sensibilizzazione enorme sulla precarietà della foresta, sulla sua sacralità e sull’importanza di preservare sia l’ambiente che le culture antichissime che abitano in queste aree. Gli Huni Kuin, in particolare, sono profondamente legati alla foresta come fonte di medicina fisica e spirituale.
Neto, insieme ai Guardiani della Foresta, per la prima volta mette in relazione gli uomini bianchi e urbanizzati con gli indigeni, in maniera del tutto pacifica e collaborativa, senza che ci siano in mezzo business, schiavitù, competizione, sfruttamento, lesione dei diritti umani.
L’impegno dell’artista è per valorizzare la profondità dell’essenza vegetale, sostentamento della terra, laboratorio di trasformazione di elementi chimici per la vita, come l’ossigeno, tempio della simbolica unione tra cielo, terra e acque. È altresì contro la caduta di valori spirituali, diffusa nelle società focalizzate sulla ricchezza materiale.
Altri sponsor, insieme alla Fondation, sono il governo svizzero, Bayer, Novartis, UBS, BNP Paribas, ebay e molti altri.
Il progetto è sostenibile e attento al finanziamento di progetti di sviluppo e di salvaguardia della foresta e delle culture indigene. Ma il punto focale è aprire spazi di riflessione, silenzio, rispetto, respiro, dialogo e scambio, per dare il giusto valore al rapporto tra l’uomo e la terra, tra uomo e natura, alle tradizioni ancestrali di conoscenza spirituale, di artigianato, estetica, valori spirituali e amore per l’universo.
Foto @Lidia Urani
Info: unaltrosguardo@libero.it / www.fondationbeyeler.ch
Mauro Villone
Scrittore e operatore socioculturale
Mondo - 6 Luglio 2018
Ernesto Neto, l’impressionante opera dell’artista brasiliano fatta di cotone e spezie
Un progetto monumentale del grande artista brasiliano Ernesto Neto. Quattro anni di lavoro, migliaia di metri di nastri di tessuto di cotone, tinti artigianalmente con pigmenti naturali, assemblati come in un gigantesco lavoro di uncinetto dove hanno lavorato decine di artigiani. Location: la stazione centrale di Zurigo, dove si stima passino 140.000 persone al giorno, il che significa che in un mese l’opera sarà stata vista da oltre cinque milioni di persone.
Il giallo rappresenta la luce, il marrone la terra, il verde la vegetazione.
Il lavoro intende invitare più gente possibile a porre attenzione sulla sacralità delle piante, della foresta amazzonica, dei boschi e delle foreste in generale e delle culture che in questi posti ci abitano, come gli indios Huni Kuin, Yawanawà e Tukano del Brasile, presenti con alcune delegazioni, insieme ai Guardiani della Foresta di Rio, all’inaugurazione e ai lavori successivi. Assemblee, conferenze, gruppi di lavoro che includono indigeni, artisti, giornalisti, scrittori, antropologi, agronomi, ecologisti, attivisti per l’ambiente e i diritti umani.
Il progetto, sostenuto dalla Fondation Beyeler, ha impiegato più di diecimila metri di tessuto in cotone, annodati interamente a mano da 27 persone. L’opera, alta 20 metri e occupante una superficie di più di mille metri quadrati, è stata istallata senza usare un solo chiodo, ma con contrappesi che utilizzano in totale 420 chili di spezie tra curcuma, chiodi di garofano, cumino e pepe nero e 840 chili di terra.
L’effetto generale è impressionante. Alcune delle assemblee si tengono all’interno dell’opera, aperta al pubblico dalle 6 del mattino a mezzanotte. Nell’arco del mese di luglio ospiterà un nutrito programma artistico e culturale, con musicisti e diverse performance di arti varie.
Il lavoro di Neto è straordinario. Artista affermato, più volte presente alla Biennale di Venezia e nelle più importanti rassegne mondiali, da diversi anni collabora con gli Huni Kuin dell’Amazzonia e con altri popoli indigeni del Brasile. Sta facendo un lavoro di sensibilizzazione enorme sulla precarietà della foresta, sulla sua sacralità e sull’importanza di preservare sia l’ambiente che le culture antichissime che abitano in queste aree. Gli Huni Kuin, in particolare, sono profondamente legati alla foresta come fonte di medicina fisica e spirituale.
Neto, insieme ai Guardiani della Foresta, per la prima volta mette in relazione gli uomini bianchi e urbanizzati con gli indigeni, in maniera del tutto pacifica e collaborativa, senza che ci siano in mezzo business, schiavitù, competizione, sfruttamento, lesione dei diritti umani.
L’impegno dell’artista è per valorizzare la profondità dell’essenza vegetale, sostentamento della terra, laboratorio di trasformazione di elementi chimici per la vita, come l’ossigeno, tempio della simbolica unione tra cielo, terra e acque. È altresì contro la caduta di valori spirituali, diffusa nelle società focalizzate sulla ricchezza materiale.
Altri sponsor, insieme alla Fondation, sono il governo svizzero, Bayer, Novartis, UBS, BNP Paribas, ebay e molti altri.
Il progetto è sostenibile e attento al finanziamento di progetti di sviluppo e di salvaguardia della foresta e delle culture indigene. Ma il punto focale è aprire spazi di riflessione, silenzio, rispetto, respiro, dialogo e scambio, per dare il giusto valore al rapporto tra l’uomo e la terra, tra uomo e natura, alle tradizioni ancestrali di conoscenza spirituale, di artigianato, estetica, valori spirituali e amore per l’universo.
Foto @Lidia Urani
Info: unaltrosguardo@libero.it / www.fondationbeyeler.ch
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".