“Un anno fa c’erano delle navi che salvavano naufraghi e adesso praticamente non ce ne sono più. In un anno la campagna organizzata di diffamazione e di calunnia contro questi salvatori di vite umane ha dato i suoi frutti. E’ cominciato con Minniti, il quale ha anche tolto il diritto di appello a quei richiedenti asilo che avevano vista respinta la propria richiesta in prima istanza”. Sono le parole dello scrittore Erri De Luca, ospite di In Onda, su La7. Il giornalista Paolo Mieli obietta che anche in altri Paesi, come negli Stati Uniti, funziona così, ma Erri De Luca replica: “Da noi prima c’era quella opportunità e adesso non c’è più. Ripeto che si tratta di una campagna che è durata un anno e che ha portato a questi risultati: oggi ci sono persone che tranquillamente possono irridere all’annegamento di bambini. Ci sono degli Erode che abbiamo prodotto di recente e ridono pure di queste tragedie”. Lo scrittore continua: “Ci stiamo assuefacendo a questa situazione, avendo permesso che nessuno potesse soccorrere quelle persone in mare. Adesso è vietato salvare. Dunque, ci sono delle stragi di innocenti. E noi siamo lì ad assistere. Ci sono in rete anche commenti di piccoli Erode che ci stiamo crescendo adesso”. “Sarebbe Salvini, immagino”, osserva uno dei conduttori, David Parenzo. E De Luca risponde: “Mi sto riferendo a persone che, commentando su queste morti, irridono all’annegamento dei bambini. Dicono di essere padri di famiglia. Bisogna sapere, però, che anche Erode era un padre di famiglia. Salvini? Lo considero un personaggio politico poco significativo e di passaggio. Minniti è peggio e ha fatto peggio di Salvini. E’ stato Minniti a portare questa situazione nelle acque internazionali e Salvini poi ne ha approfittato volentieri”
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