Ci sarà la Francia. E fin qui… Ma Mbappé e soci non affronteranno il Brasile, come da pronostico. Perché Neymar e soci sono le vittime della più grossa sorpresa dei Mondiali di Russia: la Selecao è stata eliminata da un ottimo Belgio, che ora è diventata di diritto la vera mina vagante del torneo iridato. 2-1 il risultato finale al termine di una partita spettacolare, ricca di emozioni e con un finale da brividi. I Diavoli Rossi tornano in semifinale ai Mondiali dopo 32 anni, l’ultima e unica volta fu nel 1986 quando sulla loro strada incrociarono un insuperabile Diego Armando Maradona.

L’autorete di Fernandinho su colpo di testa di Kompany e il gol di De Bruyne nel primo tempo regalano al Belgio una storica vittoria, ma il protagonista assoluto è Courtois autore di almeno 3-4 parare straordinarie. Grande la prova a tutto campo anche di Hazard. Non basta la rete di Renato Augusto alla Seleçao che recrimina anche per un palo di Thiago Silva e per la mancata concessione di un rigore su Gabriel Jesus (pagate forse le troppe sceneggiate di Neymar e compagni). Il Brasile cade dopo 15 risultati utili consecutivi, con il ct Tite che certamente si sarà pentito di aver lasciato in panchina Douglas Costa. Prosegue la maledizione delle squadre sudamericane che in Europa non riescono a vincere il Mondiale dal 1958, quando a riuscirci fu il Brasile di Pelè. Diverse le novità nelle formazioni di Brasile e Belgio. Nella Seleçao si rivede Marcelo, recuperato da un problema muscolare, mentre a centrocampo Fernandinho prende il posto dello squalificato Casemiro. Per il resto Tite conferma il 4-2-3-1 con Willian, Coutinho, Neymar alle spalle di Gabriel Jesus.

Nel Belgio la novità principale è l’assenza di Dries Mertens, lasciato in panchina dal ct Martinez con lo spostamento in avanti di De Bruyne. Le altre novità sono a centrocampo con gli inserimenti dall’inizio di Fellaini e Chadli, entrambi decisivi nella vittoria contro il Giappone. Nel primo tempo è il Brasile a fare la partita, con il Belgio però sempre pronto a ripartire con i suoi rapidi attaccanti esterni. Seleçao vicinissima al vantaggio dopo meno di dieci minuti, con Thiago Silva che in mischia su calcio d’angolo colpisce in maniera goffa e colpisce il palo a Courtois battuto. La replica dei Diavoli Rossi con una azione di De Bruyne che pesca Fellaini al limite, tiraccio deviato in angolo da Miranda. E proprio sul tiro dalla bandierina il Belgio passa in vantaggio al 13′ con un colpo di testa di Kompany deviato inavvertitamente da Fernandinho con il braccio alle spalle di Alisson.

Immediata la replica del Brasile, con Neymar che entra in area e dal fondo serve Gabriel Jesus che non riesce a girare a rete a pochi passi dalla linea di porta. Ci provano poi Coutinho e Marcelo dalla lunga distanza, ma in entrambi le occasioni Coirtois respinge. Attaccando in massa la Seleçao scopre il fianco alle micidiali ripartenze del Belgio, più volte pericoloso con le iniziative di Hazard e De Bruyne. Il gol è nell’aria e arriva alla mezzora con un gran destro dal limite in diagonale proprio di De Bruyne che non lascia scampo ad Alisson. Il trequartista belga sfiora anche la doppietta con una punizione dai venti metri deviata in angolo dal portiere verdeoro, costretto a salvarsi poco dopo anche sa una deviazione sottomisura di Lukaku. Il Brasile è alle corde, ma non si arrende e prima dell’intervallo sfiora più volte l’1-2 con Marcelo e Coutinho che trovano sulla loro strada un concentratissimo Courtois.

Al ritorno in campo, nel Brasile c’è subito una novità: Tite lascia negli spogliatoi Willian e si gioca la carta Firmino. La Seleçao si riversa nella metà campo belga, spingendo soprattutto a sinistra con le sovrapposizioni e i cross pericolosi di Marcelo. Nel Belgio c’è però un Courtois in gran spolvero, che nega ancora il gol al Brasile con Paulinho. Al 55′ negato un rigore netto al Brasile dopo un contatto in area fra Kompany e Gabriel Jesus, inspiegabile il perchè l’arbitro Mazic non abbia visonato il VAR. Forse avrà pesato un precedente episodio con l’ennesimo tuffo in area di Neymar. Il Brasile spinge, ma in contropiede il Belgio è micidiale e sfiora il 3-0 con un diagonale di poco a lato di Hazard. A mezzora dalla fine il deludente Gabriel Jesus lascia il campo allo juventino Douglas Costa, dentro anche Renato Augusto per Paulinho. Due cambi che cambiano la partita per il Brasile.

Il ‘flash’ della Juve rivitilizza l’attacco, sfiorando subito il gol con un violento diagonale destro respinto ancora da un grande Courtois. Al 76′ è invece Renato Augusto ad accorciare le distanze con un colpo di testa su cross di Coutinho. Quattro minuti dopo il centrocampista ha anche l’occasione del pareggio, ma tutto solo davanti a Courtois calcia malamente a lato. Martinez prova a correre ai ripari inserendo un difensore in più, l’ex romanista Vermaelen, al posto di Chadli e Tielemans al posto di Lukaku. Nel disperato assalto finale del Brasile succede di tutto, con i verdeoro che protestano per un presunto rigore per un tocco sospetto in area fra Neymar e Meunier. In pieno recupero, infine, il numero 10 della Seleçao sfiora il gol del possibile 2-2 con un destro telecomandato all’incrocio dei pali, su cui Courtois compie l’ultimo e decisivo miracolo. Al triplice fischio finale esplode la gioia dei Diavoli Rossi, lacrime e tanta delusione invece nelle file del Brasile.

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