Tra i giocatori rappresentativi degli Exeed eccelle senza dubbio Joshua “Ghirlanda” Bianchi, esponente dei titoli picchiaduro e di Tekken in particolare. Alla sua prima partecipazione all’EVO Japan, la più importante rassegna mondiale dedicata al genere dei fighting games, si è posizionato tra i primi 32. Risultato atteso?
“Nel mio percorso ho superato diversi giocatori rinomati e di altissimo livello, tra cui spiccano Chikurin, ex-numero uno su PlayStation, e P.ling, il miglior Xiaoyu d’America e finalista alla scorsa edizione del Tekken World Tour. Sono più che orgoglioso di essere il primo europeo a entrare nei migliori 32 di un EVO su Tekken 7 ma la strada è ancora lunga: l’obiettivo è raggiungere e superare una leggenda come Fabrizio “Bode” Tavassi.”
Anche l’Italia fa la sua ottima figura nei picchiaduro con eventi di primo piano. “Il The Colosseum ad esempio è un evento di grande budget che chiama a raccolta partecipanti anche di caratura internazionale ma quest’anno l’evento migliore è stato, a mio modo di vedere, l’OnlyTheBest di Napoli che ha raggiunto un numero di iscritti impressionante. In generale la scena italiana di Tekken vanta numeri incredibili e un livello medio-alto: c’è tantissima competizione.”
Joshua “Ghirlanda” Bianchi, giocatore di Tekken 7 degli Exeed Esports.
Tutti puntano al già citato Tekken World Tour: un torneo itinerante che necessita del sostegno, anche economico, di una squadra dietro ai giocatori. Quali sono le aspettative per quest’anno? “Sarà molto più difficile di quello passato. L’apertura del ranking mondiale fa sì che siano favoriti automaticamente i giocatori con gli sponsor più grandi e che possono permettersi economicamente più tornei. Tekken è un gioco non immediato che favorisce le menti elastiche e i giocatori con grande esperienza: sotto questo profilo mi ritengo pronto.”
Ma alla fine dei conti Tekken rimane un passatempo o è realmente diventata una professione a tempo pieno secondo Ghirlanda? “Al momento i giocatori che hanno fatto di Tekken il proprio lavoro a tempo pieno penso si possano contare sulla dita di una mano. Sono i due giocatori del team nordamericano degli Echo FOX Choi “Saint” Jinwoo e Kim “JDCR” Hyunjin, i due del team ROX Kang “Chanel” Seong-ho e Bae “Knee” Jae Min e il giapponese Daichi “Nobi” Nakayama. Per tutti gli altri, al momento, Tekken da solo non basta per arrivare a fine mese.”
Le eccellenze dell’esport sono presenti anche in Italia e gli Exeed ne fanno indubbiamente parte. Non sempre le strade migliori sono fuori dal nostro paese: gli Exeed hanno dimostrato e continuano a dimostrare che l’Italia è colma di talenti sui videogiochi competitivi. Basta saperli cercare.