Mario + Rabbids Kingdom Battle è stato uno dei titoli che hanno spinto la Nintendo Switch nel suo primo anno di vita: inaspettato, divertente e ironico ha conquistato il cuore di milioni di giocatori, persino quelli giapponesi cosi restii ad aprirsi alle produzioni estere.
L’incipit narrativo utilizzato per il DLC (pacchetto d’espansione) di Donkey Kong Adventure è semplice: attraverso una serie di sfortunati eventi Rabbid Peach, Beep-0 e il temibile Rabbid Kong si ritroveranno teletrasportati in un’altra dimensione finendo in una soleggiata isola, con la lavatrice interdimensionale ridotta in pezzi, dove verranno salvati da Donkey Kong; mossi dal timore di invalidare la garanzia dell’elettrodomestico e dal voler ritornare a casa, il nuovo trio di eroi si lancerà alla ricerca dei pezzi di lavatrice sparsi sull’isola tropicale.
Se da una parte la trama di Donkey Kong Adventure è più assurda dell’originale Mario + Rabbids, quello che stupisce ancora di più è l’attenzione certosina per i dettagli che traspare subito, incastrando perfettamente questa parentesi tropicale con la trama principale del gioco. Anche di giocabilità, Donkey Kong Adventure riesce a migliorare ed a espandere un gameplay che già originariamente si rivela solido e appagante, rendendo il celebre gorillone il protagonista di questa espansione dal level design incredibile e costruita attorno alle sue abilità.
A differenza di tutti i personaggi apparsi fino a ora, Donkey Kong dispone di un moveset davvero particolare che offre meccaniche di gioco inedite. Grazie alla sua capacità di dondolarsi sulle liane ed utilizzando le rampe disseminate attorno ai livelli di gioco, Donkey Kong può percorrere porzioni di mappa davvero estese, portandosi in situazioni di estremo vantaggio impensabili per gli altri personaggi. La possibilità di afferrare avversari di piccole dimensioni, casse o compagni di squadra per lanciarli in un punto specifico della mappa, permette al giocatore il totale controllo del campo di battaglia, senza contare i poderosi attacchi ravvicinati.
La cura riposta nella caratterizzazione dei nuovi nemici si dimostra un’ulteriore scelta azzeccata per garantire dinamismo alle battaglie e bilanciare l’estrema mobilità di Donkey Kong, il tutto in uno scenario tropiacale che è davvero una gioia per gli occhi; ognuna delle quattro mappe esplorabili è stracolma di particolari curati nei minimi dettagli, di easter-egg, e siparietti comici, che non faticheranno a strappare una risata al giocatore
Parlando in termini più tecnici, Donkey Kong Adventures, come il predecessore, rimane ancorato a 30 FPS con una risoluzione che varia dai 720p in modalità portatile ai 900p in modalità dock (console collegata alla tv); il comparto sonoro, affidato a Grant Kirkhope, regala nuovamente melodie inedite ricche di contaminazioni e citazioni dai titoli originali dedicati a Donkey Kong.
Con una longevità ottima, una serie di sfide aggiuntive e la moltitudine di novità introdotte non possiamo che elogiare l’operato svolto dal team Ubisoft Milan: se avete amato la follia del primo crossover fra Mario e i Rabbids non possiamo che consigliarvi l’espansione Donkey Kong Adventure, se invece siete ancora digiuni di conigli folli, idraulici baffuti e armi improbabili, la Gold Edition appena uscita, contenente il gioco completo di DLC, è decisamente un ottima occasione per arricchire il proprio parco titoli Switch.