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Monty Python, John Cleese non sopporta la Brexit e per questo (ma anche per via dei media) se ne va

L'attore, membro dei Monty Python, si è detto disgustato dalla Brexit, dal dibattito politico del Paese in generale, da un sistema dei media che ormai disprezza apertamente e da una industria dell’entertainment che giudica in declino di qualità

di F. Q.

È una star della comicità mondiale, non solo britannica. John Cleese ha deciso di dire addio al Regno Unito. L’attore, membro dei Monty Python, si è detto disgustato dalla Brexit, dal dibattito politico del Paese in generale, da un sistema dei media che ormai disprezza apertamente e da una industria dell’entertainment che giudica in declino di qualità.

L’attore, sceneggiatore, autore e produttore fa sapere alla Bbc d’aver deciso, alla soglia degli 80 anni, di trasferirsi con la moglie nell’isola caraibica di Nevis: dove “il tempo è migliore” e l’ambiente gli pare “più civile”. Le scudisciate, tra sarcasmo, sdegno e ironia, non risparmiano nessuno, o quasi. Cleese considera la Brexit una follia, ma denuncia equanimemente “il livello bassissimo” del dibattito sia da parte dei ‘brexiteer’, con le loro “bugie”, sia dei ‘remainer’, con i loro tentativi “di far paura”.

Il suo vero bersaglio sono però gli ‘autorevoli’ media del Regno, ai quali contesta “le menzogne e la banalità” di un sistema omologato. Un sistema che non a caso, tuona, vede il Paese che si vanta d’aver inventato la libertà di stampa addirittura “all’ultimo posto in Europa” – secondo i dati più recenti – nel livello di fiducia di lettori e spettatori.

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