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Nato, Trump attacca: “Alleati versino 4% Pil alla Difesa. Delinquente chi non lo fa. Germania? Prigioniera della Russia”

Il presidente Usa agita il vertice di Bruxelles: "Molti Paesi ci devono un’incredibile somma di denaro – ha al segretario generale Jens Stoltenberg - sono dei delinquenti (in inglese "delinquent", versione poco elegante di inadempiente), perché gli Stati Uniti devono pagare per loro". Presa di mira Angela Merkel. Che replica: "Siamo secondo esercito dell'Alleanza e i nostri soldati difendono anche gli interessi americani"

La Germania è “totalmente controllata e prigioniera della Russia”, per la sua dipendenza energetica. E gli alleati sono dei “delinquenti” perché non spendono abbastanza per la difesa comune. Donald Trump è arrivato a Bruxelles per il vertice NATO e le sue dichiarazioni hanno sollevato nuove discussioni e polemiche. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha risposto spiegando che la Germania di oggi è “un Paese unito nella libertà”. Le dichiarazioni di Trump, all’inizio di un viaggio di sette giorni in Europa che toccherà tre Paesi, sono comunque il segno di come il presidente USA abbia ampiamente picconato il vecchio sistema di alleanze atlantiche. Il presidente, nelle ultime ore, ha chiesto che i membri della Nato destinino il 4 per cento del loro Pil alla difesa comune. Un obiettivo di difficile realizzazione.

“Molti Paesi non stanno pagando ciò che essi dovrebbero e, francamente, molti Paesi ci devono un’incredibile somma di denaro – ha detto Trump al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, invitato a colazione nella residenza dell’ambasciatore statunitense a Bruxelles. “Per quanto mi riguarda, sono dei delinquenti (la parola usata è delinquent, versione poco elegante di non-compliant) perché gli Stati Uniti devono pagare per loro”. Particolarmente duro Trump è apparso nei confronti della Germania. “E’ totalmente controllata dalla Russia – ha spiegato – a causa della sua dipendenza dal gas naturale russo. Gli Stati Uniti spendono in modo pesante per difendere la Germania dalla Russia e la Germania finisce per pagare miliardi e miliardi di dollari ogni anno alla Russia”. In particolare, il presidente USA ha criticato Berlino per aver dato il via libera e offerto la propria costa per il progetto Gazprom di costruzione dell’oleodotto Nord Stream 2.

La risposta della Cancelliera tedesca è stata immediata. Arrivando al quartier generale della Nato, Merkel ha detto: “Ho fatto personalmente l’esperienza di quando una parte della Germania era controllata dall’Unione Sovietica. Oggi sono molto felice di dire che noi siamo uniti nella libertà, come Repubblica Federale di Germania. Oggi siamo in grado di assumere scelte politiche indipendenti e prendere decisioni autonome. Questa è una buona cosa, soprattutto per la gente della Germania est”. Merkel ha anche ribattuto alle critiche di Trump, secondo cui Berlino farebbe troppo poco per la difesa comune. “La Germania fa molto per la Nato – ha detto – la Germania è al secondo posto per quanto riguarda la fornitura di truppe, la gran parte della nostra capacità militare è offerta alla Nato e oggi noi abbiamo un forte coinvolgimento in Afghanistan. In questo modo, difendiamo anche gli interessi degli Stati Uniti”.

Che questo di Bruxelles non sarebbe stato un meeting tra i più tranquilli, nei 69 anni di storia della Nato, lo si sapeva. Le dichiarazioni di Trump, prima ancora dell’inizio, hanno confermato attese e timori. Il presidente USA ha d’altra parte, e da tempo, reso molto chiaro il suo pensiero. Negli ultimi giorni, nelle sue frequenti esternazioni su Twitter, ha definito la Nato come “molto ingiusta”. Il tycoon chiede che i membri della Nato spendano di più per la difesa, come richiesto dalle linee guida dell’alleanza transatlantica. L’anno passato gli Stati Uniti hanno devoluto il 3,5 per cento del proprio PIL nelle spese per la difesa – molto di più negli anni precedenti – mentre solo tre Paesi (Gran Bretagna, Grecia ed Estonia) hanno superato la barriera del 2 per cento (con uno Stato, la Polonia, che è sceso sotto la barriera del 2). “Penso che questi Paesi debbano farsi carico della cosa, non in un periodo di dieci anni, ma immediatamente, ha detto Trump a Bruxelles.

Se le esternazioni di Trump erano previste, il segretario generale Stoltenberg è apparso comunque sorpreso dalla virulenza con cui sono state espresse. Dopo aver riconosciuto che il linguaggio di Trump è stato “franco e diretto”, Stoltenberg ha voluto comunque ricordare che “persino durante gli anni della Guerra Fredda, gli alleati Nato commerciavano con la Russia”. Merkel e Trump si incontreranno comunque nella serata di mercoledì. Secondo diverse fonti e quotidiani statunitensi, Trump vedrebbe con favore la sostituzione di Merkel e per questo attacca, in un momento in cui la cancelliera tedesca appare in difficoltà all’interno. Merkel è stata del resto una delle critiche più aspre del presidente americano e i due si sono scontrati al G7 in Canada del mese scorso. Il risentimento di Trump nei confronti della Cancelliera ha ragioni personali – Merkel, negli incontri privati, non ha mai nascosto la sua scarsa considerazione politica e umana per Trump – sia motivazioni politiche. Il presidente USA pensa che la resistenza tedesca a pagare di più per la difesa comune rafforzi la Germania all’interno, il suo welfare, gli investimenti nell’industria, consentendo al Paese di mantenere anche una maggiore capacità di esportazione, proprio a danno dei prodotti americani.

La richiesta che i membri Nato destinino il 4 per cento del Pil alla difesa, fatta da Trump nelle ultime ore a Bruxelles, verrà probabilmente accolta con riserve e distinguo, rendendo ancora più aspro il confronto all’interno dell’Alleanza.