Il termometro sale e in tv aumentano le repliche, un meccanismo ormai noto da anni ma con le dovute eccezioni. Se Canale 5 punta tutto sui Mondiali, RaiUno salva il prime time con Ora o mai più, qualche evento musicale e una ficiton inedita, Tutto può succedere. E’ il daytime a non spegnersi e a tenere compagnia al pubblico. Il come però lascia molti dubbi, sintetizzando: camomilla per anziani. L’effetto è sinceramente quello e dalle sette di mattina alle otto di sera i telespettatori ripeteranno in coro con frequenza: questo/a chi è?
E’ la tv col pilota automatico che punta su volti quasi sconosciuti, senza la freschezza dei contenuti, e con la presunzione di poter vivere di rendita. Da giugno a settembre è la RaiUno che non va in ferie ma che fa il compitino non degno del servizio pubblico. Quello che dovrebbe giustificare il pagamento del canone. Perché non approfittare del turn over estivo, della concorrenza in vacanza in alcune fasce, per provare a conquistare una parte di telespettatori da trainare in autunno?
Unomattina Estate, con Canale 5 spenta, porta a casa ascolti sufficienti ma con una conduzione non convincente. Valentina Bisti ha la rigidità di chi arriva da un telegiornale, Massimiliano Ossini non è un giornalista e si vede. Il suo percorso negli ultimi anni è quasi schizofrenico con un continuo passare da un genere all’altro. Blindati da un copione rigido che non permette guizzi e riflessioni. Argomenti visti e rivisti, interrotti poi dalle numerose edizioni del Tg1 che spezzano solo il ritmo senza informare e senza aggiungere.
La linea viene ceduta a Quelle brave ragazze e il discorso resta lo stesso. Si brancola nel buio toccando tanti argomenti ma dicendo poco e nulla. Già aveva deluso sul fronte auditel lo scorso anno, bassi gli ascolti anche quest’anno. Si passa da Arianna Ciampoli che lavora in tv da venticinque anni ma non spicca per riconoscibilità a Veronica Maya ormai lontana dai tempi d’oro, da una Valeri Graci che ci prova a Mariolina Simone non pervenuta.
La Vita in Diretta Estate è invece affidata alla coppia formata da Ingrid Muccitelli, compagna di Mauro Masi, e Gianluca Semprini, reduce dalla sfortunata esperienza su Rai3 con Politics. Ci provano, verrebbe da dire, ma non funzionano. Il giornalista ha la “spocchia” di chi arriva da un mondo diverso, la conduttrice ancora poca esperienza per una fascia importante. E la debolezza è anche negli autori capaci di creare un blocco di venti minuti così composto: il musical su Padre Pio, il gioco delle bocce, uno spazio su clima e ambiente. Non è chiaro se il nuovo responsabile Stefano Rizzelli, sostituto di Andrea Vianello, abbia già messo le mani. I risultati, complice anche alcune partite dei Mondiali, hanno toccato i minimi storici. A seguire arriva Reazione a Catena, anche qui con il semi sconosciuto Corsi. I volti noti e di peso in panchina sono tanti, gli autori che potrebbero dare una spinta diversa pure. Perché se l’effetto deve essere quello di una camomilla per anziani allora perché non paghiamo il canone part time?