Udine. La sentenza è stata letta oggi in aula, alla presenza dell’imputato e dei familiari della vittima, dal gup Mariarosa Persico, che ha accolto la richiesta di condanna del pm titolare del fascicolo Letizia Puppa, con l’aggravante dei futili motivi e senza concedere le attenuanti generiche
Il 1 agosto dell’anno scorso si presentò alla polizia con il cadavere della fidanzata in auto. Oggi il gup del tribunale di Udine ha condannato Francesco Mazzega, 36 anni, a trent’anni di reclusione per l’omicidio di Nadia Orlando, uccisa la sera del 31 luglio scorso in provincia di Udine. Il delitto era avvenuto a Vidulis di Dignano, a pochi passi dalla casa della ragazza. L’omicida aveva poi vagato tutta la notte con il cadavere nell’auto per poi costituirsi, al mattino, alla polizia stradale di Palmanova.
La sentenza è stata letta oggi in aula, alla presenza dell’imputato e dei familiari della vittima, dal gup Mariarosa Persico, che ha accolto la richiesta di condanna a 30 anni del pm titolare del fascicolo Letizia Puppa, con l’aggravante dei futili motivi e senza concedere le attenuanti generiche.
L’omicidio avvenne in macchina dopo un litigio durante il quale l’uomo strozzò Nadia. Discussioni che sarebbero state legate, in particolare, alla gelosia dell’uomo nei confronti di una fidanzata di 13 anni più giovane. La vittima e l’omicida erano colleghi e lavoravano nell’azienda ‘Lima’ di San Daniele del Friuli, specializzata in protesi ortopediche.