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“Cucina perché ti vuoi bene”. Cucinare sano e gustoso in oncologia, il libro per combattere la malnutrizione durante la malattia (e non solo)

Un testo che unisce le competenze di due esperte nel campo dell’alimentazione e della salute, Edy Virgili e Tiziana Vitale, l’una nutrizionista di vaglia, l’altra food blogger specializzata nella cucina salutare. Due donne impegnate sul fronte della diffusione di uno stile alimentare corretto, capace di aiutare chiunque, in particolare i malati oncologici

di Ilaria Mauri

Mangiare in modo salutare è un’esigenza di tutti, ma diventa fondamentale per chi si trova a combattere una malattia importante quale può essere un tumore. Un corretto stile alimentare diventa così un’arma in più per il paziente oncologico contro la malattia, in grado di implementare gli effetti positivi delle terapie e di migliorarne non solo la qualità della vita ma anche la prognosi. Nasce così Cucina perché ti vuoi bene. Cucinare sano e gustoso in oncologia, un libro che unisce le competenze di due esperte nel campo dell’alimentazione e della salute, Edy Virgili e Tiziana Vitale, l’una nutrizionista di vaglia, l’altra food blogger specializzata nella cucina salutare. Due donne impegnate sul fronte della diffusione di uno stile alimentare corretto, capace di aiutare chiunque, in particolare i malati oncologici, a vivere meglio il proprio rapporto con il cibo. Premesso che “non esiste la dieta che fa sparire il cancro” si legge nell’introduzione, “dobbiamo essere il più possibile scientifici quando approcciamo questo argomento e dobbiamo dare i consigli migliori.”

Circa il 30% dei pazienti oncologici infatti, oggi muore a causa della malnutrizione – spiega Edy Virgili a ilfattoquotidiano.it -, quell’eccessiva magrezza causata dalla malattia ma anche dagli effetti collaterali di chemioterapia e radioterapia o semplicemente dal digiuno legato agli interventi chirurgici a cui ci si sottopone. Per questo è importante mantenere un’alimentazione corretta, che possa rallentare l’infiammazione cronica di chi è affetto da tumore, togliendo i nutrimenti alle cellule tumorali e rallentandone così lo sviluppo”.

Chi si trova ad affrontare questa malattia deve fare i conti anche con le alterazioni del metabolismo che indeboliscono ancora di più il sistema immunitario già debilitato del paziente: tutto questo però si può gestire mangiando i cibi giusti, che riducono l’apporto di tossine e sostanze tossiche. Dalla mia esperienza personale e professionale posso dire che i miglioramenti in questo senso sono accertati” aggiunge la dottoressa Virgili. Quali sono allora gli alimenti da preferire e quelli invece da evitare? “Verdura, pesce, soprattutto quello azzurro, e cereali integrali (riso e avena in particolare) devono essere al centro della dieta, facendo sempre attenzione che siano di agricoltura biologica. Da eliminare assolutamente invece i cibi industriali o troppo grassi, gli insaccati e le carni. Ovviamente poi il regime alimentare deve essere studiato in base alle esigenze del paziente e al tipo di tumore che si trova ad affrontare”.

Anche se purtroppo negli ospedali italiani è ancora difficile per i pazienti poter avere accesso a diete personalizzate, che difficilmente si conciliano con le esigenze di risparmio e ottimizzazione delle mense, tuttavia le 80 ricette “della salute” presentate in questo libro sono pensate per consentire al malato di mangiare insieme ai familiari, senza esclusioni. Vengono indicati i migliori ingredienti, i procedimenti e i metodi di cottura per preparare al meglio cibi sani, nutrienti e gustosi, dall’insalata di avena con pesto e avocado al tortino di alici marinate, dai burger di grano saraceno e verdure al gratin di cavolfiore con semi di chia.

“Il nostro è un libro che si rivolge a tutti coloro che hanno a cuore il buon mangiare e la propria salute, poiché contiene regole che hanno un valore generale e sono importanti anche per la prevenzione delle malattie oncologiche. Cucina perché ti vuoi bene, dunque: questo il consiglio che ci sentiamo di dare ai lettori, tutti, sia malati che sani. Perché non bisogna mai sottovalutare il fattore psicologico: mangiare bene significa volersi bene e affrontare in modo positivo la malattia” conclude Edy Virgili.

 

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