L'avviso riguarda solo i punti vendita Ipercoop Abruzzo di Chieti, Ipercoop Le Zagare e Le Ginestre di Catania. Le confezioni erano prodotte da Greenyard, stesso produttore anche del minestrone Findus e delle verdure Freshona e Pinguin, che hanno ritirato alcuni lotti dei loro prodotti nei giorni scorsi
Non si ferma l’allarme Listeria che da giorni riguarda l’Italia e l’Europa. La Coop, con una nota sul sito ufficiale, comunica ai consumatori il ritiro di un altro lotto a rischio, ma stavolta si tratta del prosciutto cotto del marchio italiano Fiorucci. L’avviso riguarda esclusivamente i seguenti punti vendita Alleanza 3.0: Ipercoop Abruzzo di Chieti, Ipercoop Le Zagare e Le Ginestre di Catania. È di qualche giorno fa, invece, il ritiro immediato disposto dal Ministero della Salute di mix di verdure surgelate a marchio Pinguin. Le confezioni – numero di lotto W171583 8G e scadenza 06/07/2019 – erano prodotte da Greenyard Frozen Belgium, in uno stabilimento in Ungheria. Stesso fornitore delle partite dei lotti di minestrone surgelato Findus e verdure Freshona ritirati in via precauzionale la scorsa settimana per la possibile presenza del batterio.
“Continuo a seguire con attenzione la vicenda del batterio Listeria. Il ministero ha subito attivato anche i Nas, che stanno compiendo ispezioni a campione. Presto conto di avere un quadro esauriente della situazione” ha fatto sapere la ministra della Salute, Giulia Grillo, che in occasione del primo allarme aveva rassicurato “nessun focolaio in Italia”. Il presidente del Codacons Carlo Rienzi aveva espresso la sua preoccupazione e diffidato il Ministero ad effettuare controlli accurati: “E’ evidente che il solo ritiro volontario di alcuni lotti potenzialmente pericolosi non è affatto sufficiente. Occorre attivarsi subito per evitare focolai anche in Italia”.
La polemica si riversa sulla tracciabilità dei prodotti e sulle etichette. La Coldiretti, in un comunicato, sostiene la necessità di “una maggiore trasparenza dell’informazione con l’obbligo di indicare nell’etichetta l’origine dei prodotti. E va esteso a tutti gli alimenti”. Oltre alla provenienza del prodotto, secondo l’associazione, sottolinea l’importanza di togliere il segreto sui flussi commerciali, “con l’indicazione pubblica delle aziende che importano i prodotti dall’estero per consentire interventi rapidi e mirati”.Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, nella relazione all’assemblea nazionale in riferimento proprio all’ultima emergenza Listeria, ricorda che l’86% degli allarmi alimentari scattati in Italia nel 2018 riguarda alimenti provenienti in quasi 9 casi su 10 dall’estero.