Scuola

Scuola, via struttura Palazzo Chigi per l’edilizia. Associazioni: “E’ stato punto di riferimento”. Ministero: “Resta priorità”

Con lo smantellamento di Italia Sicura, scompare anche l'unità di missione per gli istituti scolastici. Il ministero ora guidato da Bussetti assicura: "Porteremo avanti il lavoro". Ma Cittadinanza e Legambiente: "Nel ministero non esiste una direzione per quei temi"

La rottamazione delle politiche del governo Renzi non si arresta: nei giorni scorsi Palazzo Chigi ha deciso di smantellare Italia Sicura, la struttura di missione che si occupava di dissesto idrogeologico (che ora passerà al ministero dell’Ambiente) e anche di riqualificazione dell’edilizia scolastica. Una struttura voluta proprio dall’allora presidente del Consiglio nel 2014 per monitorare i finanziamenti alle scuole e sostenere gli enti locali nella gestione dei fondi. Cittadinanzattiva e Legambiente si dicono sorpresi “per la repentina e non motivata chiusura dell’unità di missione che tanto merito ha avuto nel rilanciare e riqualificare l’edilizia scolastica come non si faceva da due decadi”. D’altro canto già da qualche mese la struttura di missione aveva perso la sua coordinatrice, Laura Galimberti, che ora fa l’assessore all’Istruzione nella giunta comunale di Giuseppe Sala a Milano.

Insieme alla comunicazione della chiusura della struttura, sul sito di Italia Sicura si trova anche un elenco di ciò che è stato fatto: “In questi quattro anni sono stati stanziati 10 miliardi per l’edilizia scolastica di cui oltre cinque già spesi da Comuni, Province e Città Metropolitane per interventi di messa in sicurezza e realizzazione delle scuole. Si tratta di una cifra ingente, maggiore di quella stanziata negli ultimi vent’anni dai precedenti governi. Sono stati edificati oltre 300 nuovi edifici scolastici in tutta Italia e le task force edilizia scolastica hanno monitorato sul campo oltre 2.100 interventi in 15 regioni. ItaliaSicura/Scuole ha inoltre compiuto un’azione quotidiana di supporto e guida per le amministrazioni locali che hanno sempre trovato nell’ufficio un punto di riferimento”.

A dare atto del lavoro svolto sono proprio Cittadinanzattiva e Legambiente da sempre molto critiche nei confronti dei diversi Governi che ora si appellano al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “Chiediamo al Governo come intenda proseguire per far fronte all’emergenza dell’edilizia scolastica, come saranno suddivise le competenze che afferivano a questa struttura per non disperdere quanto finora fatto e continuare a fornire supporto alle amministrazioni competenti. Ci appelliamo al ministro Bussetti perché riconvochi a breve l’Osservatorio sull’edilizia scolastica per proseguire nell’individuazione delle priorità per lo stanziamento dei fondi e in tutte le attività finora portate avanti per garantire a studenti, famiglie e personale scuole sicure e innovative”.

Pronta la risposta da viale Trastevere: “Non vi sarà alcun arretramento sul tema dell’edilizia scolastica, che resta una priorità sulla quale ci saranno presto comunicazioni specifiche. Il ministero porterà avanti il lavoro sull’edilizia e lo farà anche attraverso l’Osservatorio dedicato che riunisce i ministeri  competenti e tutti gli attori coinvolti. Presso il Miur esiste una apposita direzione competente che continuerà ad occuparsi del tema anche rafforzando la propria azione”. Il ministero annuncia una conferenza stampa sul tema dello stesso ministro Bussetti.

Resta la preoccupazione di Cittadinanzattiva: “Siamo fiduciosi ma puntigliosi. La struttura di missione – spiega Adriana Bizzarri, coordinatrice del settore scuola – aveva funzioni specifiche che al momento non ci sono nella direzione Miur citata dal ministro. Uno dei punti forza della struttura era quello di agire come facilitatore tra i Comuni e il Governo. Chi farà ora questa parte? In alcuni casi come Lampedusa e Piedimonte Matese, per esempio, l’unità di missione è stata utile a sbloccare problemi tecnici e burocratici che rallentavano i lavori”.