Bagarre a In Onda (La7) tra Maurizio Paniz, avvocato penalista ed ex parlamentare del Pdl (per tre legislature), e il giornalista Mario Giordano. Paniz annuncia ricorso contro il taglio dei vitalizi alla Camera, definendo il provvedimento “incredibile per la sua illegittimità”. L’ex direttore del Tg4 obietta: “Con l’abolizione dei vitalizi alla Camera si cerca di ristabilire un rapporto di fiducia tra i cittadini e la politica e si va a toccare un privilegio. Parliamo di vitalizio e non di pensione. C’è stata una ferita nella democrazia e per questo motivo invito sinceramente gli ex parlamentari a non fare questi ricorsi”. “Lei sa benissimo che sta dicendo il falso“- ribatte Paniz, scatenando la reazione indignata del giornalista – “Il vitalizio è una cosa che è stata eliminata nel 2012. E sia così cortese da tacere fin tanto che parlo io”. “Lei non si può permettere di accusarmi di dire il falso”, protesta Giordano. “Io invece mi permetto” – replica Paniz – “e lo dico a voce alta. E se lei ha il coraggio, intervenga in un’altra forma. Le ripeto a voce alta che la sua affermazione è falsa”. “Gli interventi sono sui vitalizi in essere, non dica delle bestialità” – controbatte il giornalista – “Quello è lo scandalo. E quei vitalizi vengono pagati alla fine di ogni mese. Sono stati pagati a giugno, a luglio e verranno pagati fino a novembre. Poi per fortuna stop”. “Lei è un giornalista in grado di leggere i quotidiani” – continua il legale – “Quindi, avrà letto l’intervista di Repubblica al vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, professor Cheli“. “Sì, ha detto delle emerite scempiaggini“, risponde Giordano. E Paniz sbotta: “Che Giordano si permetta di dire che Cheli abbia detto scempiaggini mi pare davvero una cosa folle. Cheli ha detto chiaramente che questo è un provvedimento illegittimo e in uno Stato di diritto non è concepibile su situazioni consolidate”. “Faccia tutti i ricorsi” – ammonisce qualche minuto dopo Giordano – “poi però non si lamenti quando i cittadini diranno che la politica fa schifo”.
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