Della nuova Audi Q8 si è già parlato su questi schermi, poco più di un mese fa. Tuttavia, l’anteprima nazionale del modello è la giusta occasione per tornarci sopra, in tutti i sensi: in questi giorni, infatti, sono in corso le prove dinamiche della Q8, riservate alla stampa italiana. Ma prima della pratica, facciamo un po’ di teoria: Q8 si inserisce al vertice dell’offerta delle sport utility Audi, una famiglia di vetture che vale il 37% delle vendite del costruttore tedesco – globalmente 1,87 milioni di pezzi nel 2017 – e che dall’inizio dell’anno ha un trend di crescita dell’11%. Da gennaio a giugno in Italia la gamma Q, quella dei suv, ha registrato 16 mila immatricolazioni (+6,5%) su 39 mila totali e il piccolo Q2 è il best-seller assoluto dei crossover coi quattro anelli, con 6 mila unità consegnate. Fine della teoria.
Il test-drive dell’Audi Q8 è partito da Milano, dalla Fondazione Achille Castiglioni, genio del “design domestico”: una scelta non casuale, visto che anche la Q8 punta molto sullo stile per convincere la clientela e, al contempo, introduce concetti di design che troveremo sulle Audi del futuro, specie nella gamma Q. Parliamo delle forme della mascherina frontale ottagonale, del montante C, dei gruppi ottici, delle portiere senza cornice dei finestrini, del tetto spiovente e dei parafanghi dalle spalle larghe. Insomma, lo stile è uno degli architravi del progetto Q8: gli altri sono l’abitabilità, la guidabilità e la piattaforma tecnologica dell’auto.
Dentro l’abitacolo si sta parecchio comodi: e ci mancherebbe, viste le dimensioni in gioco e il passo di 3 metri. A proposito di dimensioni, la Q8 è un filo più corta della Q7, rispetto a cui è anche più bassa. Ciononostante sul divanetto posteriore lo spazio per le spalle dei 3 occupanti è buono e il bagagliaio ha una capacità minima di 605 litri e massima di 1.755 litri. In termini di digitalizzazione, il suv-coupé tedesco beneficia di tutto il meglio visto su modelli come A8, A7 e A6, col sistema infotelematico a doppio touchscreen, che al buio fa molto Boeing 747. Dai suddetti modelli arrivano delizie meccaniche come i propulsori mild-hybrid, le 4 ruote sterzanti, i 39 sistemi di ausilio alla guida, l’immancabile trazione integrale e le sospensioni pneumatiche (optional).
Il Q8 del test è spinto dal 3 litri V6 turbodiesel da 286 Cv di potenza: la versione da 231 Cv e il turbobenzina 3 litri da 340 arriveranno solo nel 2019, insieme alla funzione di parcheggio automatico controllabile in remoto da smartphone. Il diesel in prova è un portento: spinge forte fin dai bassi, con la forza dei 600 Nm di coppia motrice che proiettano in avanti le oltre 2,14 tonnellate di peso della Q8 con insospettabile veemenza. Il cambio automatico con convertitore di coppia snocciola le marce in maniera rapida e vellutata. L’assorbimento delle asperità è più che buono pure con i cerchi da 22”, così come stupisce la silenziosità di marcia: in autostrada, con le sospensioni pneumatiche, si viaggia che è una meraviglia, col comfort acustico turbato solo da qualche fruscio aerodinamico. Ma non chiedete alla Q8 di fare miracoli di efficienza: il consumo medio autostradale, andandoci adagio col gas e rispettando il codice è sui 9/10 litri per 100 km.
La Q8 se la cava bene anche tra le curve, esibendo un’agilità che, sulla carta, farebbe a cazzotti con la stazza del mezzo: merito soprattutto delle ruote posteriori sterzanti che, nelle curve strette affrontate a basse velocità, si orientano in controfase rispetto a quelle anteriori, accorciando virtualmente il passo della vettura. Alle velocità più elevate, invece, sterzano nella direzione di quelle anteriori per ottimizzare la stabilità. Un quadretto che potrebbe essere anche migliore se lo sterzo fosse meno lasco al centro e un pizzico più rapido: probabilmente sono le cugine a marchio Porsche Cayenne e Lamborghini Urus – con cui la Q8 condividi i fondamentali della sua architettura – a fregiarsi di uno sterzo più affilato. In sintesi, la Q8 è piacevole da guidare, nonostante una massa cospicua.
E, sorprendentemente, alle buone doti dinamiche su asfalto coincidono quelle in fuoristrada: non solo perché nella modalità di marcia “Offroad” il fondo della vettura si alza da terra sino a 254 mm, ma pure per via della trazione integrale che attiva uno specifico programma di funzionamento che e aiuta il guidatore a marciare anche sui fondi parecchio accidentati; e questo nonostante le ruote da 22” foderate con pneumatici che più stradali non si può nel “formato” 285/45. Tutto ciò, ovviamente, ha il suo costo: da 78.450 euro per essere precisi. Ma, facendosi prendere la mano dalla lista degli optional, l’assegno da staccare può superare anche un centone: Q8 è già ordinabile e arriverà nelle concessionarie a settembre.
AUDI Q8 – LA SCHEDA
Modello: un suv-coupé sportiveggiante, piacevole da guidare e ad alto tasso tecnologico: si inserisce al vertice dell’offerta Q e influenzerà stile e contenuti delle Audi del futuro.
Dimensioni: lunghezza 4,98 metri, larghezza 2 metri, altezza 1,7 metri
Motore: V6 3 litri turbodiesel da 286 Cv con cambio automatico a 8 marce e trazione integrale permanente
Consumi omologati nel ciclo misto: 6,6 e 6,8 l/km
Emissioni di CO2: fra 172 e 179 g/km
Prezzo: da 78.450 euro
Ci piace: Piacevolezza di guida, qualità costruttiva elevatissima, tecnologia di bordo e per la sicurezza.
Non ci piace: Le leve devioluci hanno un aspetto inspiegabilmente economico se rapportare al costo dell’auto. Sterzo un po’ lasco al centro.