Calcio

Juventus, Cristiano Ronaldo si presenta: “Voglio lasciare il segno nella storia del club. Lotteremo per vincere Champions”

"Mi sono sempre piaciute le sfide. Penso sempre al presente e sono ancora giovane. Sono tranquillo e molto fiducioso, andrà sicuramente bene", dice durante la conferenza stampa di presentazione l'ex giocatore del Real Madrid acquistato dalla Juve per 105 milioni di euro. "La Serie A? Un campionato tattico e molto difficile". Sul club: "Venire qui è stata decisione facile"

Una sfida: quella di “lasciare il segno nella storia della Juventus”. Che tradotto, a Torino, vuol dire principalmente alzare la Champions League, “un trofeo che tutte le squadre vogliono vincere e spero di poter aiutare il club a vincere questa competizione”. Cristiano Ronaldo dice quasi subito quel che tutti i tifosi bianconeri volevano sentir dire alla stella portoghese durante la conferenza stampa di presentazione, per la quale si sono accreditati oltre 200 giornalisti. 

“Mi sono sempre piaciute le sfide. Penso sempre al presente e sono ancora giovane. Sono tranquillo e molto fiducioso, andrà sicuramente bene”, dice l’ex giocatore del Real Madrid acquistato dalla Juve per 105 milioni di euro. E la sfida è quella lì, riconquistare il titolo di campioni d’Europa sfiorato due volte nelle ultime quattro edizioni: “So che la Champions è un trofeo che tutte le squadre vogliono vincere – spiega Cristiano Ronaldo – Lotteremo per tutti i trofei, dobbiamo essere tranquilli e stare concentrati. Ovviamente spero di poter aiutare la Juventus a vincere questa competizione. Spero di portare fortuna“.

Di certo, sottolinea, “dopo Manchester United e Real Madrid voglio lasciare il segno anche nella storia” del club bianconero. “La Juventus è la miglior squadra d’Italia, ha un grande allenatore, un presidente vincente. Venire qui è stata una decisione facile“, afferma spiegando che quella arrivata da Torino è stata l’unica offerta ricevuta. “Un’opportunità grandissima – la definisce – perché solitamente i giocatori della mia età vanno in altri Paesi”. Lui invece si confronterà con il livello della Serie A, un campionato”molto tattico“: “So che sarà difficile, ma la mia carriera non ha avuto nulla di facile – aggiunge – Per questo voglio lavorare affinché le cosa funzionino bene”.