Carlo Cracco è di nuovo al centro della scena mediatica tra le polemiche per i costi del suo ristorante e per la nuova “collaborazione” con Fabio Rovazzi. Lo chef è infatti presente nel video di Faccio quello che voglio, il nuovo singolo del cantante milanese che in tre giorni ha già sfiorato quattro milioni di visualizzazioni. “Mi è piaciuto far interpretare a tutti questi personaggi se stessi, ma in ruoli decontestualizzarti rispetto a quelli con cui li conosce il grande pubblico. Cracco, ad esempio, ha una parlata lenta, cadenzata, per questo sentirlo rappare con la mia voce coglie un effetto immediato“, ha spiegato l’ex amico di Fedez alla stampa.
Proprio nel ristorante dello chef-star ha organizzato ieri sera un aperitivo con dieci fan che hanno partecipato al pre-save del brano su Spotify. Il tutto ovviamente immortalato su Instagram e mostrato ai suoi numerosi follower, sono quasi un milione e mezzo a seguirlo. Avrà pagato un conto salato o ad offrire l’aperitivo ci avrà pensato l’ex giudice di Masterchef? A proposito di conti, nei giorni scorsi una nuova polemica ha colpito il cuoco amatissimo dalle donne.
Un cliente si è lamentato sui social postando lo scontrino battuto dal Cafè Felix, il bar del lussuoso ristorante di Cracco vicino al Duomo. Tre spremute, nove euro l’una, e due bottiglieette d’acqua al costo singolo di sette euro per un totale di 41 euro. Una cifra troppo alta per una colazione in un bar qualsiasi ma per un luogo rinomato e prestigioso collocato in un posto importante della città? Se l’utente sperava di raccogliere la solidarietà sui social, colpendo indirettamente Cracco, si è invece ritrovato lui al centro delle critiche.
“A te, che con tutti i bar dove potevi prendere tre spremute e due acque sei voluto andare da Cracco in Galleria, e che poi pubblichi sdegnato lo scontrino: dovevi pagare almeno il doppio” ha commentato qualcuno, “Fai una bella cosa: vai a comprarti succo d’arancia e spremuta al Conad e disconnettiti da Facebook“, ha aggiunto un altro utente. Lo chef stellato non ha commentato l’episodio, nei mesi scorsi sui social si era già molto discusso per la “sua” pizza Margherita. Cracco amato e odiato ma se solitamente divide questa volta ha unito anche i commentatori, solitamente feroci, sui social network.
Tutti a lamentarsi dei prezzi di Cracco a Milano. Però il Frapuccino di Starbucks a 5 euro, che fa cagare, wow cool trendy top.
— Louis ??? (@louislebonf) 16 luglio 2018
Tutti a lamentarsi dei prezzi di Cracco a Milano. Però il Frapuccino di Starbucks a 5 euro, che fa cagare, wow cool trendy top.
— Louis ??? (@louislebonf) 16 luglio 2018
Vanno da #Cracco in Galleria a Milano per fare poi la foto allo scontrino.
Io questa la chiamo idiozia e pure un po’ fare figura dei pezzenti. Nessuno vi obbliga ad andare in posti dove paghi anche il nome del posto.
PS in aeroporto a Roma una spremuta/centrifuga costa 6€.— Goodlife© (@callmegoodlife) 15 luglio 2018
Un po’ avete frantumato le palle con lo scontrino di Cracco. Andate al Mc Donald’s.
— Francesca❤️ (@francyfra197979) 16 luglio 2018